Ferlixit per la cura delle carenze di ferro

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14/09/2017

Ferlixit è un farmaco antianemico molto comune che, per la precisione, si utilizza nelle anemie ferroprive e in tutti i casi di carenza di ferro. Viene somministrato di norma per via orale, mentre la somministrazione per endovena viene riservata in quei casi in cui non si fossero raggiunti i risultati desiderati.

Ferlixit è un prodotto a base di ferro trivalente, e non deve essere assunto dai soggetti allergici a questo elemento o a uno degli eccipienti, così come da chi soffra di qualche forma di accumulo eccessivo di ferro, o di una carenza dovuta a disfunzioni metaboliche, come è il caso della talassemia e di altre patologie anemiche. La somministrazione per endovenosa di Ferlixit può comportare diversi rischi, e deve essere eseguita solo da personale esperto e qualificato.

Controindicazioni

Oltre alla presenza di allergie e intolleranze, il farmaco è controindicato nei pazienti che soffrono di patologie e forme infiammatorie dei reni e del fegato, e non deve essere somministrato ai bambini sotto i tre anni o ai neonati, anche a causa della presenza di alcol benzilico.

Ferlixit può provocare diversi effetti indesiderati tipici della somministrazione di ferro: in tutti questi casi l’utilizzo deve essere limitato alla stretta necessità, ed è opportuno attenersi alle indicazioni del medico. Il massimo riguardo deve essere osservato anche per i pazienti che soffrono di sindromi allergiche, quali possono essere asma o eczemi, e nei pazienti con malattie infiammatorie croniche, come l’artrite reumatoide e il morbo di Crohn.


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Ferlixit

Precauzioni di utilizzo

L’uso del farmaco non è indicato per i neonati e i bambini fino ai tre anni, ed è comunque sconsigliato anche dai tre ai sei anni, in quanto non esistono dati sufficienti che ne possano confermare un utilizzo sicuro: per tale ragione, è opportuno mantenere Ferlixit fuori dalla portata dei bambini, in modo da evitare un accidentale intossicazione da sovradosaggio di ferro.

E’ bene tenere presente che il ferro somministrato per via parenterale potrebbe causare reazioni allergiche e anafilattiche anche di grave entità, e potenzialmente fatali: l’iniezione, per endovena, deve avvenire con tutte le dovute precauzioni, evitando di miscelare il farmaco con altre preparazioni farmacologiche o nutrizionali e diluendolo esclusivamente con una soluzione a base di cloruro di sodio: spesso l’iniezione è molto dolorosa e, se effettuata troppo rapidamente, potrebbe causare un improvviso calo della pressione, mentre il sovradosaggio porta a reazioni allergiche anche gravi ed a problemi di artralgia.

La dose raccomandata di Ferlixit è di 2 fiale al giorno per gli adulti e 1 per i bambini, meglio se somministrate durante i pasti e diluite in acqua o altra bevanda, tuttavia sarà il medico di fiducia a stabilire la posologia e le modalità di somministrazione. Il prodotto contiene saccarosio ed è sconsigliato nei casi di intolleranza verso gli zuccheri.

Interazioni con altri farmaci

Prima di iniziare una terapia con Ferlixit è opportuno comunicare al medico quali siano gli eventuali altri farmaci assunti abitualmente, anche nel caso di prodotti da banco che non richiedano una prescrizione, poiché il prodotto è spesso causa di interazioni.

La somministrazione di ferro, specialmente per via orale, potrebbe inibire o ridurre l’assorbimento di tetracicline e penicillamine: nel caso sia effettivamente necessario procedere con una cura di questo tipo, è opportuno distanziare i prodotti di diverse ore. Ferlixit può interferire anche con altri farmaci, limitandone l’assorbimento e riducendone quindi l’efficacia: in genere si tratta di prodotti chinolonici somministrati per via orale. Il prodotto potrebbe provocare anche una diminuzione dell’assorbimento della metildopa e, nei pazienti affetti da ipertiroidismo, della tiroxina.


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Ferlixit

Al contrario, l’assunzione di farmace antiacidi potrebbe rallentare e rendere difficile il corretto assorbimento del ferro. Nei soggetti che stiano seguendo un trattamento con Ace inibitori, il prodotto può aumentare l’incidenza e la gravità di shock anafilattico e nei pazienti sottoposti a test della benzidina potrebbe dare luogo ad un falso esito positivo.

Gravidanza e allattamento

Nel periodo della gravidanza, Ferlixit deve essere limitato solo nei casi di effettiva necessità, soprattutto se per endovena. Infatti, raramente, il prodotto può causare disturbi del sistema circolatorio che inibiscono l’apporto di sangue alla placenta, con il risultato di una condizione di malnutrizione del feto. Anche nell’allattamento occorre prestare la massima attenzione, poiché potrebbe aumentare la percentuale di ferro nel latte materno con relative conseguenze: sarà il medico a valutare la reale necessità di prescrivere il farmaco, ed eventualmente di sospendere l’allattamento al seno.

Effetti collaterali

Ferlixit può provocare effetti collaterali di diversa natura, tra cui, sia pur raramente, l’edema polmonare. Più comuni sono le reazioni cutanee superficiali, i disturbi dell’apparato gastrointestinale, palpitazioni e tachicardia. Più raramente, e specialmente in caso di terapie di lunga durata, il farmaco potrebbe provocare cefalea, emicrania, giramenti di testa e crampi muscolari.

Come tutti i prodotti a base di ferro, Ferlixit può provocare una colorazione anomala delle feci. L’ingestione accidentale di una dose eccessiva di Ferlixit provoca diversi segnali, tra cui pallore, dispnea, persino convulsioni, coma, febbre alta e collasso: i sovradosaggi devono essere trattati idoneamente con la massima rapidità, rivolgendosi immediatamente al medico o al più vicino pronto soccorso.



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