Ernia iatale: cause, sintomi, rimedi e cosa mangiare

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07/11/2017

L’ernia iatale è la risalita di una parte dello stomaco dall’addome al torace, attraverso un foro presente nel diaframma. Si tratta di una patologia piuttosto diffusa, che colpisce il 15% della popolazione in Italia e che non sempre è necessario trattare con rimedi farmacologici. Generalmente, l’ernia iatale viene curata solo quando i sintomi collegati diventano debilitanti: negli altri casi si può convivere con questo disturbo ma dipende anche dalla sua tipologia. Come vedremo tra poco infatti esistono diverse forme di ernia iatale ed è importante comprendere quale sia la causa alla base dei disturbo, al fine di poter intervenire per placare i sintomi. 

Tipologie di ernia iatale

Ernia-iatale
Ernia iatale da scivolamento

Come abbiamo appena detto, esistono diverse forme di ernia iatale: ernia da scivolamento, ernia da arrotolamento ed ernia mista. Quest’ultima è la più rischiosa ed è l’unica che può, in alcuni casi, richiedere un intervento chirurgico.

Ernia iatale da scivolamento

Questa forma di ernia è la più diffusa ed è spesso responsabile della sindrome da reflusso gastroesofageo. Una parte dello stomaco, in questo caso, risale verso il torace attraverso lo iato esofageo ossia il foro del diaframma attraverso cui passa anche l’esofago. Questa forma di ernia iatale è la meno pericolosa e problematica: può provocare bruciori di stomaco ed altri disturbi controllabili e quasi mai debilitanti. 

Ernia iatale da arrotolamento

L’ernia da rotolamento, chiamata anche paraesofagea, è molto più rara ma anche più pericolosa. In questo caso parte dello stomaco risale verso il torace, ma non passa attraverso il foro del diaframma. La complicazione maggiore, in questo caso, è che lo stomaco non riesca più a ricevere la giusta irrorazione sanguigna.


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Ernia iatale mista

In assoluto la forma più pericolosa di ernia iatale è quella mista, che comprende entrambe le forme appena citate. Spesso i sintomi collegati a questo disturbo sono molto più intensi e in alcuni casi può essere necessario l’intervento chirurgico.

Ernia iatale: cause e fattori di rischio

Le cause di questo disturbo non sono ancora del tutto note, ma sicuramente possiamo individuare alcuni fattori che predispongono alcuni soggetti maggiormente di altri a soffrirne. Tra i fattori di rischio più comuni troviamo i seguenti:

  • Vecchiaia. Gli anziani con oltre 80 anni di età soffrono quasi tutti di questo disturbo, perchè con il passare del tempo lo iato esofageo tende a perdere di elasticità;
  • Fattori congeniti. Alcuni pazienti risultano più predisposti per motivi fisici, poichè lo iato esofageo è particolarmente dilatato;
  • Pazienti affetti da tosse cronica. Lo sforzo della tosse può indurre lo stomaco alla risalita verso il torace;
  • Donne in gravidanza e obesi. Questi pazienti sono più a rischio perchè presentano una pressione addominale particolarmente alta;
  • Fumo di sigaretta. 

Sintomi dell’ernia iatale: come riconoscerla

L’ernia iatale è una condizione molto diffusa, che in diversi casi può presentarsi del tutto asintomatica: sono quindi molti i pazienti che non presentano alcun tipo di disturbo e che apprendono di avere questo problema solamente nel corso di altre analisi. In questi casi, ossia quando non comporta sintomi, l’ernia iatale non deve nemmeno essere trattata: si possono adottare dei rimedi naturali ma sarebbero anche questi del tutto inutili.

Quando però il disturbo presenta sintomi riconducibili al reflusso gastroesofageo, allora potrebbe essere necessaria una terapia farmacologica. Tali sintomi sono i seguenti:

  • Bruciore di stomaco;
  • Dolore toracico;
  • Aumento della salivazione;
  • Acidità di stomaco;
  • Raucedine;
  • Sapore amaro in bocca.

In caso di sforzi che aumentano la pressione addominale questi sintomi tendono a peggiorare, per poi stabilizzarsi nelle situazioni di riposo. Per lo stesso motivo, le donne in gravidanza potrebbero soffrire di sintomi intensi legati all’ernia iatale: la pressione addominale infatti tende ad aumentare progressivamente.

Ernia iatale e tachicardia: quando lo stomaco tocca il cuore

In alcuni casi di ernia iatale lo stomaco, risalendo verso il torace, va ad esercitare una certa pressione sul cuore e sul diaframma. Questo può determinare delle aritmie cardiache: extrasistole ed episodi di tachicardia possono essere molto frequenti, specialmente dopo i pasti, quando lo stomaco risulta maggiormente dilatato e quindi va a premere maggiormente sul cuore. Si tratta di sintomi del tutto normali, ma che non devono mai essere trascurati: in questi casi infatti sarebbe meglio consultare in cardiologo per appurare di non avere problemi di natura cardiaca.


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Ernia iatale: cure e rimedi naturali

Come abbiamo già accennato, l’ernia iatale non deve necessariamente essere curata: in molti casi non presenta alcun sintomo e quindi non richiede alcun tipo di intervento. In altre situazioni, però, l’ernia iatale potrebbe provocare disturbi e altre patologie come il reflusso gastroesofageo. Le cure eventualmente intraprese dal punto di vista farmacologico saranno quindi quelle specifiche per il trattamento del disturbo provocato dall’ernia.

Quando i sintomi non sono debilitanti, generalmente l’unica cosa da fare è adottare rimedi naturali ma anche in questo caso non parliamo di vere e proprie terapie. Più che altro si consiglia sempre di modificare la dieta e rispettare uno stile di vita sano, in modo da alleggerire lo stomaco e minimizzare i sintomi.

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