Eprex: il farmaco che stimola la produzione di globuli rossi
Eprex è un farmaco in grado di stimolare il midollo osseo a produrre un maggior numero di globuli rossi ed è quindi utilizzato nel trattamento dell’anemia sintomatica dovuta ad insufficienza renale ma anche per i pazienti (adulti o bambini) che devono effettuare la dialisi o sono sottoposti a chemioterapia. Si tratta di un medicinale soggetto a prescrizione medica, quindi non lo si può acquistare in farmacia senza la ricetta anche perchè ha una serie di controindicazioni e di effetti collaterali che conviene conoscere. Eprex è un farmaco che si può trovare solamente sotto forma di soluzione iniettabile, ma l’iniezione si può effettuare anche in autonomia, con qualche accortezza.
Eprex: indicazioni terapeutiche
Questo medicinale contiene il principio attivo epoetina alfa: una proteina che è in grado di stimolare il midollo osseo a produrre maggiori quantità di globuli rossi. Viene impiegato principalmente per il trattamento di alcune forme di anemia ma anche per altri scopi. Eprex può essere prescritto nei seguenti casi:
- Pazienti affetti da anemia sintomatica causata da insufficienza renale;
- Pazienti affetti da anemia causata da chemioterapia;
- Pazienti affetti da anemia grave e non ancora sottoposti a dialisi;
- Pazienti che devono essere sottoposti ad interventi chirurgici importanti, che potrebbero provocare un’ingente perdita di sangue;
- Adulti in emodialisi e dialisi peritoneale;
- Bambini in emodialisi.
Controindicazioni ed avvertenze
Eprex è controindicato e quindi non può essere assunto nei seguenti casi:
- Pazienti con ipersensibilità al principio attivo epoetina alfa o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel medicinale;
- Pazienti affetti da ipertensione che non sono in cura con farmaci specifici;
- Pazienti affetti da aplasia pura delle cellule della serie rossa;
- Pazienti che devono essere sottoposti ad interventi chirurgici ortopedici e risultano affetti da malattie cardiache gravi, problemi alle vene o alle arterie o che hanno subito di recente un attacco di cuore o ictus;
- Pazienti che non possono assumere farmaci anticoagulanti.
Interazioni con altri farmaci
L’assunzione di Eprex potrebbe creare delle interazioni con altri medicinali se questi vengono assunti in contemporanea. E’ quindi importante informare sempre il medico o il farmacista qualora si stessero già assumendo altri farmaci, compresi quelli da banco. Solitamente però Eprex non influenza in modo significativo l’effetto di altri medicinali.
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Posologia: modi e tempi di somministrazione
Eprex è un farmaco che richiede la prescrizione medica per poter essere acquistato in farmacia: sarà quindi lo specialista ad indicare la posologia corretta da seguire, sulla base della gravità del disturbo da trattare e della storia clinica del paziente. Solitamente questo medicinale viene somministrato direttamente da un operatore sanitario mediante un’iniezione sottocutanea oppure per via endovenosa. Il paziente può però somministrare in autonomia il farmaco, prestando attenzione alle indicazioni da seguire per effettuare l’iniezione nel modo corretto e comunque sempre sottocutanea.
Nel foglietto illustrativo del medicinale è indicata la posologia consigliata in base alle differenti patologie quindi si può fare riferimento a questo in caso di dubbio, avendo cura di non superare mai i dosaggi massimi consentiti.
E’ comunque fondamentale fare sempre riferimento al proprio medico per il calcolo preciso dei dosaggi da assumere, perchè dosi troppo elevate di emoglobina potrebbero portare anche alla morte.
Come effettuare l’iniezione
Prima di effettuare l’iniezione è importante lavare accuratamente le mani e disinfettare con un batuffolo di cotone l’area dell’iniezione per prevenire infezioni. L’iniezione sottocutanea può essere effettuata nei seguenti punti (che conviene cambiare ogni volta per evitare ematomi):
- Addome (tranne l’area intorno all’ombelico);
- Coscia (parte superiore).
Quando si è pronti per effettuare l’iniezione, togliere il cappuccio protettivo dall’ago della siringa preriempita, quindi sollevare la pelle senza premere troppo e far penetrare l’ago fino in fondo. A questo punto basta spingere lo stantuffo lentamente, sempre tenendo la pelle sollevata, fino a quando non si sente un click. Si può quindi estrarre con delicatezza e lentamente l’ago. Conviene comunque farsi spiegare bene dal medico prima di effettuare l’iniezione in autonomia.
Effetti collaterali indesiderati
Eprex può dare vita alla manifestazione di alcuni effetti collaterali indesiderati. E’ sempre meglio informare il medico qualora dovessero comparire gli effetti collaterali indicati di seguito. Alcuni sintomi infatti potrebbero essere collegabili ad alcune patologie gravi che richiedono un ntervento immediato e non sono quindi da trascurare.
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Effetti indesiderati molto comuni (almeno 1 paziente su 10)
- Vomito e mal di stomaco;
- Diarrea;
- Febbre;
- Naso chiuso e mal di gola.
Effetti indesiderati comuni (almeno 1 paziente su 100)
- Tosse;
- Coaguli di sangue (trombosi venosa, embolia) che si manifestano con dolore toracico, gambe gonfie e affanno;
- Reazioni allergiche ed eruzioni cutanee;
- Mal di testa;
- Stato confusionale;
- Convulsioni;
- Sindrome simil-influenzale;
- Gonfiore localizzato in modo particolare alle caviglie o ai piedi;
- Bruciore e dolore nel sito d’iniezione;
- Dolori muscolari o alle ossa.
Effetti indesiderati non comuni (almeno 1 paziente su 1.000)
- Convulsioni;
- Congestione delle vie aeree o del naso.
Effetti indesiderati molto rari (almeno 1 paziente su 100.000)
- Stanchezza e spossatezza;
- Vertigini;
- Affanno.
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