Endometriosi: sintomi cause e cure
Endometriosi ovarica: sintomi, cause, cura e alimentazione. Endometriosi e gravidanza.
L’endometriosi è una patologia tipicamente femminile, in genere poco conosciuta e spesso diagnosticata con molto ritardo, visto che per i primi anni è quasi del tutto asintomatica.
Questo fa si che possano passare anche fino ad otto anni prima di poter fare una diagnosi, e questo espone la giovane donna che ne è afflitta ad una serie di problemi, non ultimo la possibilità di risultare sterile.
La patologia interessa circa il 10-15% delle donne, ma probabilmente si tratta di una cifra sottostimata visto, appunto, il ritardo con il quale viene rilevata, in genere difficilmente prima dei 25 anni.
Endometriosi: cos’è?
L’endometriosi è una malattia ginecologica, spesso progressiva, cronica che è caratterizzata dal fatto che alcune cellule della mucosa uterina si impiantano al di fuori dell’utero, quindi in altra sede, con preferenza per tube, vescica, retto, sottoretto, reni e uretri provocando una serie di disturbi anche gravi, dovuti al fatto che queste cellule andranno incontro alle stesse modificazioni naturali delle cellule genitrici, e quindi, a quelle della mucosa uterina.
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Questo vuol dire che seguiranno anche i normali cicli mestruali con la differenza che il sangue, non potendo defluire all’esterno come accade normalmente, si riverserà all’interno dell’addome o dell’organo interessato, con conseguenti infiammazioni e disturbi di varia natura, anche severi.
Cause dell’Endometriosi
Si tratta di una malattia multifattoriale, anche se le cause non sono ancora ben note, e quindi di origine genetica, familiare, ma anche ambientale.
Tra queste ultime, alcune sostanze tossiche presenti nell’ambiente come residui industriali o pesticidi tipo la famigerata diossina.
Per un buon 20-25% dei casi, si tratta di una malattia asintomatica e oltre tutto non sempre i sintomi sono di intensità pari alla gravità della malattia.
Sintomi Endometriosi
Il dolore pelvico è il sintomo principale dell’endometriosi, che si manifesta con dolore acuto, con durata non superiore a 2 o 3 mesi, o cronico se persiste per 6 o più mesi.
Diagnosticare l’endometriosi attraverso il dolore pelvico non è cosa semplice, il quanto il dolore pelvico si può manifestare per via di disturbi di diversa origine, ginecologici, riproduttivi, gastrointestinali, urinari, muscolo-scheletrici.
Il dolore pelvico dovuto all’endometriosi è spesso un dolore profondo che si diffonde in tutta la zona addominale e può essere accompagnato da nausea, diaforesi, ansia, apprensione, disturbi comportamentali.
Altri sintomi possono essere: stipsi, dolore ovarico intermestruale, affaticamento, menorragia (mestruazione abbondante), metrorragia (perdita di sangue al di fuori della mestruazione), dismenorrea, dolore a seguito di rapporti sessuali (64% dei casi), dolore durante l’evacuazione, perdita di sangue dal retto e nelle urine, infertilità (30/35% dei casi), aborti spontanei.
Rimedi e cure Endometriosi
Non esiste una cura definitiva per l’endometriosi, tuttavia è possibile tenere sotto controllo il problema assumendo la pillola contraccettiva che, prevenendo l’ovulazione, riduce l’ingrossamento dell’endometrio e quindi il dolore associato al ciclo.
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Altri farmaci ormonali possono essere prescritti, con lo stesso obiettivo.
Nei casi più estremi si deve ricorrere alla chirurgia, attraverso la laparoscopia o tramite operazione tradizionale.