Embolo: come si forma e quali problemi causa

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02/10/2017

Può accadere che all’interno di un’arteria o di una vena si verifichi un’ostruzione provocata da un corpo estraneo, quale può essere un coaugulo, una placca aterosclerotica o una bolla d’aria: questa situazione è nota con il nome di embolia, e il corpo estraneo che ha provocato il danno è, appunto, un embolo.

Sostanzialmente, l’embolo è quindi una elemento solido o gassoso che impedisce al flusso del sangue di scorrere regolarmente: qualora l’ostruzione fosse di dimensioni rilevanti, i danni che possono verificarsi possono essere anche molto gravi, a seguito dell’insorgere di un’ischemia cerebrale, polmonare o cardiaca.

L’embolia viene normalmente identificata in base alla natura dell’embolo che l’ha provocata, e agli organi che ha coinvolto: si parlerà quindi di embolia gassosa, amniotica, lipidica o polmonare. I casi più noti e più frequenti riguardano l’ictus ischemico dovuto alla presenza di emboli, l’embolia polmonare e l’embolia coronarica, il trattamento è legato sia alla natura dell’embolo, alle dimensioni e alla sede in cui è situato, sia alla presenza di altre patologie.

embolo, embolia

Si tende spesso a confondere la trombosi con l’embolia: in realtà, anche i trombi sono coaguli di sangue che possono ostruire l’interno di una vena o di un’arteria, ma restano fissi sulle pareti del vaso sanguigno interessato. Può invece verificarsi il distacco di un frammento da un trombo, e la relativa immissione nel flusso sanguigno, generando, appunto, un embolo.


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Quando l’embolo è una bolla di gas

L’embolia gassosa si manifesta quando l’embolo è una bolla d’aria, ed è quella che può colpire chi pratica le immersioni subacquee e non rispetta i dovuti tempi di decompressione per risalire in superficie, provocando la formazione di bolle di azoto nel sangue. Il problema può verificarsi anche nei voli ad alta quota, in soggetti affetti da patologie polmonari, o per predisposizione anatomica. I sintomi causati dalla presenza di un embolo gassoso nel sangue sono vertigini, difficoltà di respirazione, disturbi della visione e anomalie cardiache.

Se la causa è dovuta allo sbalzo di pressione di un’immersione subacquea, potrebbero manifestarsi dolori al torace. L’embolia gassosa è una condizione piuttosto seria, che necessita di un immediato trattamento al fine di evitare gravi conseguenze, in genere si ricorre alla camera iperbarica: nel caso in cui si sospetti la presenza di un embolo gassoso, è quindi indispensabile rivolgersi immediatamente al pronto soccorso più vicino.

Arterie polmonari bloccate da un embolo

L’embolia polmonare si manifesta quando l’embolo ostruisce, totalmente o parzialmente, un tratto dell’arteria polmonare. Questo tipo di embolo proviene, nella maggior parte dei casi, da una trombosi avvenuta negli arti inferiori, più raramente si tratta di gas, sostanze lipidiche o altro. L’embolia polmonare può essere causata da problemi congeniti o legati all’età e ad altre patologie o disturbi di carattere cardiocircolatorio, talvolta anche dall’assunzione di alcuni farmaci a base di ormoni, interventi chirurgici, traumi e infezioni.

I sintomi possono essere di diversa natura, i più evidenti sono la difficoltà respiratoria, il dolore al petto e la tosse, qualora gli emboli fossero di dimensioni minime, l’embolia può essere asintomatica, e comunque spesso non è immediata a diagnosticarsi. La terapia consiste di solito nella somministrazione di farmaci trombolitici e anticoagulanti o, se necessario, intervenendo chirurgicamente sul vaso sanguigno dove è situato l’embolo.


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Emboli formati sostanze grasse

Quando ad impedire il flusso del sangue è una massa lipidica, si parla di embolia lipidica o adiposa, si tratta di un fenomeno che può seguire alla frattura delle ossa lunghe, generalmente è un problema transitorio, e spesso non ostruisce completamente la vena o l’arteria in cui si trova, poiché le sostanze grasse che costituiscono l’embolo sono facilmente deformabili. L’embolia lipidica si manifesta specialmente in seguito alla frattura di ossa lunghe, i sintomi sono costituiti da disturbi polmonari e neurologici associati ad emorragie sottocutanee.

Considerando la struttura fluida di questi emboli, spesso si tratta di una condizione limitata nel tempo, tuttavia la difficoltà nell’elaborare una diagnosi può portare a conseguenze piuttosto gravi: perciò si tende a prevenire questo tipo di problema riducendo rapidamente le fratture incriminate, e somministrando farmaci corticosteroidi.

Embolia da liquido amniotico

Questo tipo di embolia avviene durante il travaglio, quando nella circolazione sanguigna della madre si verifica un passaggio di liquido amniotico, ed è una condizione molto grave, sia per la madre che per il feto, che in gran parte dei casi può portare alla morte o provocare serie conseguenze. La diagnosi dell’embolia amniotica è molto difficile, anche perché non esistono test specifici che ne confermino la presenza, e in genere si procede per esclusione.

I sintomi più comuni sono dispnea e problemi di coagulazione associati a emorragie, che di solito si manifestano circa mezz’ora dopo il parto. Il trattamento consiste prima di tutto nel mantenere una buona ossigenazione e nel riportare i valori cardiaci, la pressione e la coagulopatia nella norma: si tratta comunque di una condizione realmente seria che, anche nei rari casi in cui non sia letale, provoca gravi conseguenze neurologiche.



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