Ematocrito basso: tutto quello che c’è da sapere

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04/09/2018

Quando ci si sottopone a un normale esame del sangue, uno dei valori più importanti da tenere in considerazione è quello dell’ematocrito. Semplificando all’osso, infatti, da’ prova della “salute” del sangue, ragione per cui un esito di ematocrito basso dovrebbe destare qualche preoccupazione.

Ematocrito: cos’è e quando considerarlo basso

Prima di capire quali valori sono tipici di una condizione di ematocrito basso, vale la pena soffermarsi anche se brevemente a capire di cosa si tratta. Parte di qualsiasi emocromo di routine, infatti, l’ematocrito è il rapporto tra parte corpuscolata del sangue e il plasma. Come è noto, la prima contiene tutte le cellule del sangue, prodotte dal midollo osseo e distinte in globuli rossi, globuli bianchi, piastrine ed emoglobina. A rigore, quindi, valori bassi dell’ematocrito indicano la carenza di una di queste categorie di cellule, presente in concentrazione minore nel sangue (periferico, in genere venoso) del paziente. Più in generale, però, visto che i globuli rossi sono presenti in quantità nettamente superiori alle altre cellule, l’ematocrito basso è fatto risalire nei casi più comuni a una mancanza di globuli rossi.

Come per leucopenie e neutropenie, i valori soglia a partire dai quali definire basso il valore dell’ematocrito variano da laboratorio in laboratorio. Più importante ancora è però, in questo caso, la considerazione di una serie di caratteristiche individuali, legate per esempio al sesso o all’età. I valori di riferimento considerati nella media sono allora:


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  • tra il 55% e il 70% per i neonati,
  • tra il 30% e il 40% per i bambini al di sotto dei 7 anni,
  • tra il 30% e il 42% per bambini e ragazzi tra i 7 e i 17 anni,
  • tra il 40% e il 55% per un adulto medio,
  • e tra il 38% e il 45% per una donna.

Generalizzando, insomma, si può dire che con un valore al di sotto del 30-35% si è davanti a un ematocrito basso.

Ematocrito Basso: quali sono le cause?

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Le cause possono essere delle più diverse. Tra le più gravi ci sono malattie a carico del midollo osseo che impediscono la corretta formazione delle cellule del sangue (come le anemie, soprattutto nella forma emolitica o sideropenica), leucemie, tumori, aplasie midollari, cirrosi epatica. L’ematocrito basso può essere, però, anche causa di una forte emorragia, nel decorso post-operatorio per esempio. È poi una condizione molto comune nelle donne che presentano cicli mestruali lunghi e con flussi abbondanti e, più in generale, può presentarsi nell’ultimo trimestre di una gravidanza. Tra le cause non patologiche dell’ematocrito basso potrebbe esserci, poi, anche un’attività fisica eccessiva, specie se di tipo aerobico.

Identificare la causa ed intervenire su quella è essenziale dopo un simile esito dell’esame del sangue. Ci sono però alcune abitudini, alimentari soprattutto, che potrebbero essere un ottimo ausilio in caso di ematocrito basso e quando serve intervenire contro un sangue eccessivamente “povero”. Assumere cibi ricchi di ferro, per esempio, o provare per qualche tempo un integratore del minerale -meglio, in questo caso, concordare un intervento terapeutico con il proprio medico di fiducia.

Ematocrito Basso nei bambini: c’è da preoccuparsi?

L’ematocrito basso nei bambini può evidenziare delle patologie serie come una semplice infezione batterica, quindi non bisogna subito pensare al peggio: nella maggior parte dei casi si tratta di una situazione che tende a stabilizzarsi da sola con il passare del tempo. Se però l’ematocrito risulta basso, occorre sicuramente effettuare tutte le dovute verifiche del caso, specialmente se il bambino segnala altri sintomi collegati che potrebbero far pensare ad una patologia più seria.


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Un ematocrito basso nei bambini può segnalare diverse condizioni, alcune più preoccupanti di altre. In particolare, troviamo le seguenti possibilità:

La leucemia è una malattia che spaventa ancora moltissimo: si tratta di una forma tumorale che purtroppo può colpire anche i bambini piccoli. Attenzione, però: in presenza di un ematocrito basso non bisogna fare l’errore di spaventarsi più del dovuto. Quello che occorre osservare sono le condizioni del bambino ed i valori specifici di globuli rossi e globuli bianchi. Se i globuli rossi sono bassi ed i leucociti alti è possibile che si tratti di leucemia ed occorre quindi indagare in modo approfondito la condizione, specialmente se il bambino non ha malattie infettive in corso che potrebbero scatenare questa reazione.

Ematocrito basso e MCV basso

Come abbiamo visto, un ematocrito basso indica che nel sangue c’è un numero basso di globuli rossi (oppure che questi hanno un volume inferiore alla norma). Un MCV basso invece indica che il volume medio dei globuli rossi è più basso del normale e che quindi questi componenti del sangue sono più piccoli.

L’MCV è un indicatore utilizzato spesso per la classificazione delle anemie: se questo valore è basso, significa che il paziente con ogni probabilità soffre di questa patologia. Se i globuli rossi risultano di volume inferiore rispetto alla norma, l’MCV sarà basso e questo influisce inevitabilmente anche sui valori dell’ematocrito. Se infatti i globuli rossi sono più piccoli di quello che dovrebbero essere anche l’ematocrito risulta più basso del normale ed i suoi valori possono dirci quanto è grave la forma di anemia.

Ematocrito basso in gravidanza

Ematocrito-basso-gravidanzaDurante la gravidanza può accadere che l’ematocrito risulti più basso della norma e si tratta di un fatto assolutamente normale. In questo periodo infatti aumentano i liquidi nel corpo e l’organismo necessita di un maggior apporto di ferro, per far fronte alle necessità del feto che ha bisogno di questo nutriente per svilupparsi.

Se l’ematocrito basso in gravidanza quindi può essere del tutto normale, non significa che non occorra fare qualcosa per farlo rientrare nei valori normali. Una carenza di ferro infatti, in questo delicato periodo, può comportare conseguenze anche per il nascituro, che potrebbe nascere prima del termine oppure avere un peso inferiore alla norma. 

Ematocrito basso nelle donne

L’ematocrito basso può indicare come abbiamo visto anche una carenza di ferro. Nelle donne in età fertile questa condizione potrebbe dipendere anche da mestruazioni abbondanti, che determinano grandi perdite di sangue. Per questo motivo sarebbe sempre meglio evitare di fare queste analisi durante il ciclo mestruale, perchè i risultati potrebbero risultare falsati da tale condizione.

Qualora fosse quindi riscontrato un ematocrito basso durante il periodo mestruale, conviene effettuare nuovamente le analisi del sangue per essere sicuri che si tratti di una condizione dovuta ad altri fattori e non unicamente alla perdita copiosa di sangue in concomitanza con il ciclo mestruale.

Ho l’ematocrito basso: cosa posso fare?

Se l’ematocrito risulta basso bisogna prima di tutto individuare insieme al proprio medico di fiducia le cause di tale condizione, che come abbiamo visto può dipendere da diversi fattori, sia fisiologici che patologici. Una volta che si è capita la causa, si dovrà intervenire direttamente su questa per risolvere la situazione e quindi, in sostanza, curare la patologia.

Se l’ematocrito basso è però dovuto esclusivamente ad una importante carenza di ferro, potrebbero essere sufficienti degli integratori specifici per risolvere il problema. Sarà anche in questo caso il medico ad indicare la terapia migliore da seguire, ma di certo anche una dieta specifica potrebbe risultare utile.

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