Eiaculazione primaria e secondaria

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23/08/2021

L’eiaculazione precoce consiste nella difficoltà per l’uomo di far durare il rapporto sessuale a causa appunto di una troppo veloce eiaculazione che lascia insoddisfatti sia uomo che donna.

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Il problema può avere varia natura, ma di certo se non comunicato in fretta rischia di rovinare i rapporti tra uomo e donna.

Molto spesso gli uomini non ne parlano perché pensano che sia una cosa passeggera, ma il primo passo verso la guarigione è appunto ammettere di avere un problema.

Tipi di eiaculazione precoce e differenze

Quello che forse ci sfugge dell’eiaculazione precoce è il fatto che ne esistono ben due tipi, quella detta primaria e la secondaria.

Eiaculazione precoce primaria

L’eiaculazione precoce primaria colpisce circa il 65% degli uomini che soffrono di eiaculazione precoce. Si tratta di una patologia cronica, infatti può presentarsi già in adolescenza, all’inizio della nostra esperienza sessuale.

Ecco le fasi in cui si caratterizza:

  • compare già dalla prima esperienza sessuale, o da una delle prime esperienze
  • peggiora man mano con l’età, quindi non scompare in giovinezza ma persiste durante tutto l’arco della vita
  • è caratterizzata da eiaculazione estremamente veloce, ovvero circa 1 o 2 minuti dall’inizio del rapporto e quindi della penetrazione, giusto poche spinte
  • eiaculazione velocissima in ogni rapporto sessuale
  • persiste anche se si cambia partner.
  • Nelle fasi più drammatiche è possibile avere eiaculazione precoce addirittura prima che il rapporto sessuale abbia inizio, si chiama appunto eiaculazione ante portam. Durante la fase dei preliminari dunque e ciò tocca quasi al 50% dei maschi che soffrono di eiaculazione precoce.


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Eiaculazione precoce secondaria

Passiamo ora a definire l’eiaculazione precoce secondaria, o anche detta acquisita. Questa si può manifestare ad un certo momento della vita, quindi non ha preavviso e può colpire anche persone che non hanno mai sofferto di eiaculazione precoce, o che ha sempre avuto eiaculazioni normali.

In realtà questo tipo di eiaculazione è associata a malattie endocrine, urologiche o problemi anatomici del pene o ancora problemi neurologici, psicologici, fimosi, ipersensibilità del glande. Insomma tutti fattori fisici, ma può essere dovuta anche ad effetti collaterali sgradevoli a causa di cure a base di farmaci o esperienze sessuali che hanno lasciato un trauma.

Facciamo un rapido esempio. C’è un’infiammazione della prostata, detta appunto “prostatite”. Questa rappresenta un fattore di rischio per l’eiaculazione precoce. Infatti se curata subito la prostatite non dà problemi e ripristina il normale processo eiaculatorio. Ma se non viene curata aggrava i problemi di eiaculazione precoce.

Spesso l’eiaculazione precoce secondaria è detta anche “situazionale” poiché oltre ai problemi fisici può essere verificata dall’incontro di una sola partner. In questo caso il problema è più psicologico che fisico e può essere affrontato con le giuste tecniche  in grado di combattere l’ansia da prestazione. Se infatti non si è mai sofferto di eiaculazione precoce e solo con una data partner nasce questa problematica allora è quasi certo che il problema sia legato a lei.

In questo caso è un aiuto psicologico che può dare una mano e fare in modo che non si verifichi l’ansia di fare brutta figura e quindi un’eiaculazione troppo veloce.



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