Ecodoppler: a cosa serve, quando va fatto e preparazione richiesta

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30/03/2019

L’ecodoppler è una tecnica diagnostica che viene impiegata per analizzare il flusso ematico all’interno dei vasi sanguigni ossia delle vene o delle arterie. Si tratta di una procedura che ormai viene utilizzata da diversi anni e che non risulta per nulla invasiva, ma permette di avere un riscontro piuttosto preciso in merito al flusso sanguigno. Questo esame consente quindi di valutare eventuali malformazioni, occlusioni o altre problematiche che altrimenti sarebbero diagnosticabili solo con metodiche decisamente più invasive. Al giorno d’oggi, l’ecodoppler è spesso scelta come tecnica diagnostica d’elezione per la valutazione di alcune patologie circolatorie, mentre angiografia o coronarografia vengono impiegate solo quando strettamente indispensabile vista la loro invasività.

Sfortunatamente, in alcuni casi non è possibile utilizzare l’ecodoppler per la valutazione delle patologie a carico dei vasi sanguigni ed è quindi necessario ricorrere alle altre tecniche come la TAC e la coronarografia. Quando però non si presentano ostacoli, questa metodica viene preferita perchè non rischiosa.

Ecodoppler: come funziona e come viene effettuato

CoronarografiaL’ecodoppler è una tecnica non invasiva, che quindi non deve suscitare preoccupazione nel paziente perchè non comporta nessun tipo di rischio. Il paziente viene fatto accomodare in posizione sdraiata o in altre posizioni a seconda della zona da indagare. Viene quindi fatta passare sull’area interessata e precedentemente cosparsa di gel una sonda ad ultrasuoni, che fornisce un’immagine su un monitor.

Si tratta di una procedura piuttosto rapida, che solitamente richiede dai 20 ai 30 minuti al massimo e che non comporta alcun tipo di fastidio per il paziente.


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Quando e perchè viene richiesto l’ecodoppler

Questo esame può essere richiesto qualora vi sia il sospetto di patologie o problematiche a carico delle vene o delle arterie. L’ecodoppler venoso può rivelarsi utile per identificare i seguenti disturbi delle vene:

Per quanto invece riguarda le patologie a carico delle arterie, l’ecodoppler viene oggi effettuato in diversi distretti corporei per valutare la presenza di problematiche di vario genere:

  • L’ecodoppler degli arti inferiori venoso e arterioso si fa per escludere l’eventuale presenza di stenosi, ossia restringimenti dei vasi sanguigni e per valutarne il grado;
  • L’ecodoppler aortico si fa per monitorare lo stato dell’aorta ed escludere il rischio di una sua rottura, ma risulta spesso indicato anche dopo un intervento chirurgico;
  • L’ecodoppler al collo si fa per controllare lo stato della carotide o dell’arteria vertebrale;
  • L’ecodoppler transcranico si fa in caso di ictus, TIA o emorragie che interessano questo distretto;
  • L’ecodoppler alle arterie renali e mesenteriche si fa per controllare che non vi siano occlusioni o problemi in questi vasi sanguigni che trasportano il sangue agli organi addominali e ai reni.

Preparazione all’esame

Per l’ecodoppler non è in genere richiesta alcuna preparazione specifica, ma questo dipende dalla tipologia di esame che si effettua e dal distretto che deve essere indagato. L’unica occasione in cui è necessario rispettare alcune regole è nel caso dell’ecodoppler all’aorta addominale o alle arterie renali. In tal caso bisogna attenersi ad alcune semplici norme di preparazione ossia:

  • Osservare il digiuno nelle 6 ore che precedono l’esame;
  • La sera precedente l’esame bisogna evitare di mangiare verdure (ad eccezione dei pomodori) e latticini. Si possono invece assumere carne, pesce e pasta;
  • Nei 3 giorni che precedono l’esame non si possono mangiare legumi e verdure cotte;
  • Nei 3 giorni che precedono l’esame viene spesso consigliato di assumere antimeteorici come Mylicon Gas o carbone vegetale dopo ogni pasto.

E’ importante ricordare che le norme di preparazione richieste potrebbero variare da una struttura ospedaliera all’altra. Attenersi quindi a quanto suggerito in fase di prenotazione dell’esame.

Qual è il costo dell’ecodoppler

L’acodoppler si può effettuare attraverso la mutua, prenotando l’esame con ricetta medica e potendo in questo modo avere un costo ridotto. In tal caso infatti è sufficiente pagare il ticket ospedaliero che si aggira intorno ai 30-40 euro.

Se invece si sceglie di effettuare l’esame privatamente, presso una struttura non convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale o d’urgenza, il costo risulta più elevato ma si ha il vantaggio di poter fare l’ecodoppler in tempi molto più rapidi. In tal caso il prezzo può variare a seconda della struttura e solitamente è compreso tra i 100 ed i 200 euro.

Ecocolordoppler: in cosa consiste?

Al giorno d’oggi al posto del tradizionale ecodoppler può essere effettuato anche l’ecocolordoppler, che risulta spesso ancora più preciso ed utile per l’identificazione di alcune patologie a carico dei vasi sanguigni. L’unica differenza sta nel fatto che con l’ecocolordoppler è possibile mettere in evidenza in modo più preciso le variazioni del flusso. In questo esame infatti le immagini sono a colori (rosso e blu) e quindi consentono un’analisi più accurata.

Al giorno d’oggi l’ecocolordoppler viene preferito all’ecodoppler ma le differenze sono solamente nella rilevazione del flusso ematico. Per il paziente non cambia assolutamente nulla, nè per quanto riguarda la modalità di svolgimento dell’esame nè per la preparazione.

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