Dormire poco e male: conseguenze sulla salute e rischi
Quando non riusciamo a dormire bene e per un numero sufficiente di ore, l’organismo è esposto a disturbi e rischi. Un esperto spiega che cosa può succedere alla lunga. E perché è opportuno correre ai ripari.
Quando dormiamo poco e male, iniziamo la mattina successiva alla notte turbolenta con il piede sbagliato.
Le conseguenze? Le ha spiegate il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo di Humanitas e Responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee e sul sonno in Humanitas Lab a Rozzano (Milano).
Dormi poco e male? Ecco cosa può accadere
Quando non si dorme abbastanza sono più frequenti le difficoltà di memoria. Per non parlare dei problemi di concentrazione, al lavoro come negli studi. Durante il sonno rielaboriamo e consolidiamo le esperienze e i ricordi che si sono formati nel corso della giornata. Dormire aiuta anche a riequilibrare l’attività delle sinapsi e permetterne il miglior funzionamento il giorno dopo.
Restare alzato più a lungo aumenta il rischio di prendere peso. Stare svegli a lungo farà percepire la sensazione di fame, così da dover mangiare di più. Non dormire, inoltre, altera gli equilibri ormonali, specie per la leptina – che concorre al senso di sazietà – e la grelina, che stimola la fame.
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Come ha dimostrato un recente studio, chi dorme meno di sei ore a notte è più esposto al rischio di prendere il raffreddore: il sonno, infatti, contribuisce a regolare i globuli bianchi, fondamentali per un corretto funzionamento delle difese immunitarie.
A lungo andare la carenza di sonno aumenta lo stress, che, com’è noto, indebolisce l’organismo esponendolo all’insorgere di malattie. Fa male al cuore: una scarsa dose di sonno aumenta la pressione del sangue, e i rischi sono tutt’altro che trascurabili. Chi dorme poco rischia l’insorgenza di infarti, e chi soffre di insonnia cronica aumenta vertiginosamente il rischio di incorrere in ictus.
Quando si dorme poco è più facile incappare incappare in veri e propri disturbi dell’umore, si diventa più suscettibili e irritanti. La nostra capacità di pianificare e coordinare le nostre azioni viene meno, e il malumore sarà dietro l’angolo.
L’insonnia è spesso una delle cause degli attacchi di emicrania, specie in coloro che sono costretti, magari per lavoro, a fare turni irregolari. Occuparsi del disturbo del sonno potrebbe ridurre, non poco, la frequenza degli attacchi e la loro gravità.
A cosa serve il sonno? Rigeneriamo il nostro organismo
In generale, il sonno è fondamentale perché garantisce il corretto funzionamento di tutta una serie di attività complesse che riguardano il nostro organismo e che sono “programmate” durante il sonno, e che riguardano l’apparato respiratorio, il sistema nervoso, il cuore.
Non va pensato come un momento passivo: mentre dormiamo il nostro organismo è in veglia e pronto a rigenerarsi.