Dito a scatto: cause, sintomi, riabilitazione e rimedi omeopatici

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18/06/2018

Il dito a scatto (tenosinovite stenosante) è una condizione che determina un blocco di una o più dita della mano e che di fatto può diventare molto fastidiosa. Anche se non si tratta di un disturbo particolarmente pericoloso, non deve essere sottovalutato perchè potrebbe alla lunga peggiorare. Generalmente, il dito a scatto compare nella mano dominante ossia in quella che viene utilizzata maggiormente e dipende da un restringimento della guaina che circonda il tendine. Come vedremo tra poco, questo disturbo deve essere trattato in modo adeguato. Se in alcuni casi si risolve con il semplice riposo, nella maggior parte dei pazienti è necessario intervenire con trattamenti specifici tra cui le iniezioni di cortisone che sono quasi sempre risolutive.

Seppur raramente, nei casi più gravi potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per evitare il blocco completo del dito e la perdita della mobilità.

Dito a scatto: cause e fattori di rischio

Il dito a scatto è un disturbo che interessa maggiormente coloro che effettuano dei movimenti ripetuti e continui con le mani (e specialmente con le dita). Questo però non significa che non possa colpire anche altre persone e non deve mai essere sottovalutato. Questa condizione è dovuta ad un restringimento della membrana che circonda il tendine del dito, a sua volta causata da ripetute infiammazioni. Se la membrana risulta più stretta, il tendine non è in grado di scorrere normalmente e ciò determina il blocco del dito, che si raddrizza con uno scatto improvviso e non naturale.

Ogni volta che il dito compie uno scatto simile, il tendine si infiamma sempre più ed è per questo che non bisogna trascurare il disturbo perchè più passa il tempo e più la situazione peggiora.

Anche se potenzialmente potrebbe interessare chiunque, il dito a scatto tende a comparire soprattutto in alcune persone ed i fattori di rischio sono i seguenti:

  • Età compresa tra i 40 ed i 60 anni;
  • Sesso femminile;
  • Presenza di traumi o infortuni pregressi;
  • Movimenti ripetuti con la mano, specialmente di presa (persone che suonano abitualmente uno strumento musicale, ma anche impiegati che utilizzano la tastiera del pc in modo continuativo per diverse ore al giorno).

Esistono inoltre alcune patologie che aumentano le probabilità di soffrire di questo disturbo ossia:

I sintomi del dito a scatto: come riconoscerlo

Generalmente il dito a scatto interessa la mano dominante e compare con più frequenza nel pollice, nel medio o nell’anulare ma questo non significa che non possa colpire anche altre dita. Spesso il sintomo iniziale avvertito dai pazienti è un semplice schiocco quando viene piegato il dito, che non provoca dolore. Con il passare del tempo però inizia a comparire anche una certa rigidità accompagnata da dolore nel momento in cui si piega il dito. Se trascurato, questo disturbo può arrivare a compromettere completamente il movimento.

Tra i sintomi più comuni del dito a scatto troviamo i seguenti:

  • Rumore simile ad un “cloc” quando si muove il dito interessato;
  • Sensazione di rigidità del dito, più accentuata al mattino;
  • Presenza di un nodulo alla base del dito;
  • Sensazione dolorosa quando si piega il dito;
  • Dito piegato che rimane bloccato e si raddrizza all’improvviso oppure non si riesce a muovere.

Poichè generalmente interessa la mano dominante, questo disturbo può diventare davvero fastidioso e compromettere le normali attività quotidiane. E’ quindi importante non trascurarlo e trattarlo nel più breve tempo possibile.

Dito a scatto: cure e terapie farmacologiche

In alcuni casi, come abbiamo anticipato, il dito a scatto guarisce da solo senza la necessità di interventi di alcun tipo. Con il semplice riposo e l’utilizzo di un tutore per dito a scatto la situazione migliora da sé. Nella maggior parte dei pazienti però occorre intervenire con cure e trattamenti adeguati, ma solo di rado è necessaria l’operazione chirurgica.

Per quanto riguarda le cure farmacologiche, generalmente il medico prescrive degli antinfiammatori o delle iniezioni di cortisone che sembrano essere risolutive del problema. Se però il dito a scatto si ripresenta nuovamente, il cortisone potrebbe risultare meno efficace e nei casi peggiori potrebbe essere necessario l’intervento chirurgico.

Intervento chirurgico e riabilitazione

Se il dito è completamente bloccato bisogna ricorrere ad un’operazione chirurgica vera e propria: viene effettuata un’incisione alla base del dito per sbloccare il tendine interessato. In questo caso la riabilitazione è fondamentale, ma entro un paio di settimane il processo di guarigione si può considerare concluso ed è possibile tornare alle proprie attività quotidiane.

Dito a scatto: rimedi omeopatici

Per questo disturbo esistono anche alcuni rimedi omeopatici, che però devono essere valutati di volta in volta perchè non sempre si rivelano efficaci come si vorrebbe. Tutto dipende infatti dalla gravità dell’infiammazione e conviene sempre rivolgersi ad un professionista prima di intraprendere qualsiasi terapia. Il dito a scatto, se non trattato, potrebbe infatti peggiorare.

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