Diastasi addominale post-parto: come riconoscerla e come intervenire

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24/09/2019

Tornare in forma dopo il parto è faticoso? A volte può dipendere dalla comparsa di una patologia poco conosciuta, che comporta la separazione dei muscoli dell’addome, la diastasi addominale. Per curarla è possibile fare ricorso alla chirurgia robotica.

La gravidanza comporta numerosi cambiamenti, non solo a livello emotivo, ma anche fisico. Infatti, l’addome, durante i 9 mesi di gestazione, cresce in maniera esponenziale, per garantire lo sviluppo di una nuova vita. La maggior parte delle donne dopo il parto, adottando un regime alimentare ipocalorico e praticando regolare attività fisica, riesce a tornare in forma in poco tempo.

Tuttavia, può capitare che, nonostante gli sforzi compiuti, la pancia tenda a rimanere comunque pronunciata. Inoltre, è possibile  che dopo i pasti, per quanto leggeri e poco sostanziosi, sopraggiunga un insolito e fastidioso gonfiore sempre a livello addominale. Alcune mamme percepiscono addirittura un dolore costante alla colonna vertebrale, senza aver mai sofferto di mal di schiena in precedenza.

Questi sintomi non devono essere trascurati, in quanto possono indicare la presenza di un problema ancora poco conosciuto, ma che può arrecare numerosi disagi. Si tratta della diastasi addominale che prevede l’allontanamento dei muscoli retti dell’addome, a causa di uno sfiancamento dei tendini della linea alba.

Chirurgia robotica all’avanguardia per contrastare la distasi addominale

La diastasi addominale, essendo per lo più un problema che riguarda i tendini, non può essere risolta semplicemente con l’allenamento o con una dieta equilibrata. Fino a poco tempo fa l’unica soluzione possibile era l’attuazione di un addominoplastica, un intervento chirurgico a cielo aperto, che lascia sul corpo vistose cicatrici, compromettendone fortemente l’estetica. Inoltre, prevede anche un lungo periodo di degenza, spesso non facile da affrontare.


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Fortunatamente oggi, per ripristinare l’anatomia dell’addome nella sua forma originaria, è possibile contare su un sistema meno invasivo, che permette di ridurre a sette giorni i tempi di recupero fisico e di limitare le complicanze che spesso si manifestano in fase operatoria e post-operatoria. Alla base della nuova metodologia di intervento è l’impiego di una tecnologia robotica di ultima generazione; il Robot Da Vinci, che consente di ricucire i muscoli retti sulla linea mediana.

Il primo in Italia ad utilizzare questa tecnologia all’avanguardia è stato il dottor Antonio Darecchio, che opera attualmente 280 pazienti all’anno. La piattaforma robotica, che non agisce in autonomia, ma deve essere guidata, opera nella cavità addominale, attuando solo 3 forellini da 8 millimetri ciascuno, che non prevedono la necessità di punti di sutura. Questo rivoluzionario tipo di intervento non richiede degenza a letto e nemmeno la presenza di drenaggi. Inoltre permette ai muscoli di tornare esattamente come prima.

Le precauzioni da adottare prima di sottoporsi al rivoluzionario intervento

Le mamme che decido di sottoporsi a questo particolare tipo di intervento non devono attuare alcun tipo di preparazione. A fare la differenza, infatti, è l’esperienza del chirurgo nell’impiego dell’innovativa strumentazione. Infatti, per approcciarsi alla chirurgia robotica è necessario essere iper-specializzati, nonché avere una specifica formazione, come il dottor Antonio Darecchio, che è direttore di équipe Chirurgica Robotica della Clinica Columbus di Milano.

Per questa ragione è importante chiedere al chirurgo, prima di sottoporsi all’intervento, il numero dei casi trattati in robotica, nonché visionare i risultati ottenuti su altri pazienti affetti dalla medesima patologia. Del resto, si tratta di informazioni lecite, della quale è giusto poter disporre.



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