Deltacortene: trattamento di artrite e affezioni reumatologiche
Deltacortene è un farmaco a base di prednisone, che viene prescritto comunemente per il trattamento delle affezioni di carattere reumatologico, artrite reumatoide, spondilite anchilosante, artrite gottosa, malattia di Still, oltre al trattamento delle patologie del collagene e come terapia di mantenimento per alcune affezioni particolari, tra cui lupus e periartrite.
Viene inoltre utilizzato per controllare le reazioni di natura allergica gravi e debilitanti che non possono essere trattate con terapie convenzionali, e alcune patologie di carattere ematologico. Il farmaco è disponibile in compresse da 5 e da 25 mg.
Indicazioni
Deltacortene è indicato per il trattamento a breve termine, o aggiuntivo ad altre terapie, di affezioni reumatologiche acute o riacutizzate, lupus eritematoso, periartrite, cardite reumatica, malattie del collagene, affezioni di origine allergica gravi e acute, sarcoidosi, patologie ematologiche, per il trattamento palliativo di leucemie e linfomi e come coadiuvante per le coliti ulcerose.
Controindicazioni
Le controindicazioni di Deltacortene riguardano l’ipersensibilità accertata nei confronti del principio attivo o degli eccipienti oltre a ulcera peptica, diabete, osteoporosi grave, situazioni di immunodeficienza, herpes oculare e sindromi psicotiche.
Posologia e modalità di utilizzo
Deltacortene viene assunto in compresse, per via orale, e in dosi che, in media, raggiungono i 20 / 30 mg al giorno. In genere, la dose di attacco viene successivamente ridotta, nel corso di una settimana, con una dose di mantenimento, indicativamente dai 10 ai 15 mg al giorno. Il dosaggio deve essere stabilito comunque dal medico curante, in base al peso, all’età e alle condizioni del paziente: l’obiettivo è quello di raggiungere una dose ideale per il trattamento e la diminuzione dei sintomi, per poi arrivare ad una graduale riduzione della posologia iniziale.
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E’ opportuno attenersi alle indicazioni fornite dal medico, per garantire un dosaggio corretto in relazione ai diversi casi. E’ importante tenere presente che i farmaci corticosteroidi non vengono mai somministrati con dosaggi standard, ma necessitano di una posologia personalizzata e individualizzata in base ad ogni caso specifico.
Sarà il medico curante, in relazione alla patologia e alla sintomatologia da trattare, a stabilire sia la dose di partenza che la dose di mantenimento, tenendo conto inoltre delle condizioni fisiche del paziente, della sua risposta terapeutica e degli eventuali effetti collaterali e indesiderati che potrebbero verificarsi.
Sovradosaggio
Il sovradosaggio può avvenire talvolta a seguito di una terapia prolungata, causando un’alterazione dei valori elettrolitici da correggere con opportuna compensazione. Nel caso vi siano dubbi di sovradosaggio, è necessario informare immediatamente il proprio medico, che provvederà ad effettuare i dovuti controlli.
Avvertenze
I farmaci corticosteroidi potrebbero mascherare i sintomi di infezione: qualora si verificasse un’infezione durante il trattamento, può essere necessario ricorrere ad un antibiotico. Nel caso in cui si manifesti un’insufficienza renale dovuta al farmaco, può rendersi necessario ridurre le dosi: l’insufficienza può comunque persistere per un certo tempo anche al termine della terapia.
Nei pazienti affetti da disfunzioni tiroidee o cirrosi epatica, la somministrazione deve essere effettuata sotto controllo medico. I farmaci corticosteroidi possono causare euforia, insonnia, mutamenti dell’umore, depressione e altre manifestazioni psichiche, e peggiorare stati preesistenti di instabilità emotiva.
Deltacortene deve essere somministrato con cautela nei casi di ulcera, colite ulcerosa, diverticolite, insufficienza renale, ipertensione, diabete e osteoporosi. Possono verificarsi interazioni con anticoagulanti, farmaci per il controllo della glicemia e alcuni antibiotici, inoltre il medicinale contiene lattosio e non è adatto a chi avesse problemi di assorbimento o intolleranza. Per i bambini è necessario somministrare il farmaco solo dietro indicazione e stretto controllo del medico pediatra.
Interazioni
I farmaci corticosteroidi possono interagire con antiepilettici e antidepressivi, anticoagulanti, macrolidi e antibiotici, farmaci per il controllo della glicemia, inibitori di CYP3A e antinfiammatori non steroidei.
Deltacortene può diminuire la risposta degli anticorpi nei confronti dei vaccini, con il rischio di effetti collaterali anche di grave entità. Per evitare problemi di interazione, prima di iniziare la terapia con Deltacortene è opportuno informare il medico riguardo a qualsiasi altra terapia farmacologica in corso, oltre a patologie accertate e problemi di salute in genere.
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Effetti indesiderati
I più comuni effetti collaterali di Deltacortene sono di natura gastrointestinale, diarrea, vomito, afte, acidità di stomaco, dolori addominali, gonfiore e crampi, più raramente possono manifestarsi gastrite ed esofagite, secchezza orale, costipazione e formicolii alla lingua. Talvolta il farmaco provoca un senso di malessere generale, oltre a situazioni di anemia, tachicardia, iperglicemia e irritazione agli occhi.
Molto raramente possono verificarsi ematomi, gravi problemi oculari, pancreatite, riattivazione di epatite B, angioedemi, herpes, disturbi del metabolismo, neuropatie, sindromi depressive gravi, eritemi e crisi di ipertensione. Nel caso di verificassero reazioni sospette durante la terapia, e imputabili all’assunzione di Deltacortene, si raccomanda di informare immediatamente il medico di fiducia, il quale provvederà, se necessario, alla riduzione delle dosi o alla sospensione della terapia.
Gravidanza e allattamento
Per quanto non vi siano dati certi su eventuali effetti nocivi nei confronti del feto, o sull’escrezione del farmaco nel latte materno, durante il periodo di gestazione e di allattamento al seno il farmaco deve essere somministrato con estrema cautela, sotto il diretto controllo del medico di fiducia.