Corsa: i benefici
Che ogni tipo di attività motoria faccia bene a chi la pratica è oramai risaputo. Fare sport, allenarsi e in generale muoversi quotidianamente consente di mantenere in forma il nostro corpo ma anche lo spirito. Il nostro organismo infatti ottiene benefici da punto di vista circolatorio, del tono muscolare nonché del peso.
Sia che si scelgano sport in palestra, di squadra o individuali le possibilità di praticare un’attività motoria sono svariate. Se, però, non volete spendere un euro e sopratutto non desiderare avere limiti di orari e strutture la corsa è, senza dubbio la soluzione migliore. A parte l’abbigliamento e le calzature (è preferibile usare apposite scarpe running da uomo e donna) la corsa non costa nulla e può essere praticata praticamente ovunque e in qualunque momento purché si adottino alcuni accorgimenti. Ma quali sono i benefici principali della corsa? Vediamo di seguito.
La corsa fa bene al cuore
Diversi studi dimostrano che la corsa apporta benefici all’apparato cardiocircolatorio; correre, infatti, contrasta l’ipertensione, combatte il colesterolo e in generale aumenta l’efficienza cardiaca.
Grazie allo sforzo compiuto con la corsa, infatti, nel sangue vengono rilasciate alcune sostanze che svolgono una funzione vasodilatatrice. Come risultato finale si ottiene un notevole abbassamento della pressione arteriosa. Per questo motivo la corsa è un’attività altamente consigliata agli ipertesi anche se, rispetto agli altri, dovranno evitare sforzi intensi e controlli medici costanti.
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Fa bene alla linea
Il grasso in eccesso rappresenta un serio problema per la salute, oltre che un difetto estetico. L’obesità e, in generale, il sovrappeso favoriscono i disturbi cardiaci, l’arteriosclerosi nonché le malattie del fegato. In particolare il grasso localizzato sull’addome rappresenta un rischio notevole per la salute; tuttavia in questa zona il grasso è facilmente eliminabile con l’attività motoria, corsa compresa. Chi corre abitualmente riesce a perdere peso con molta più facilità rispetto a soggetti sedentari. Inoltre la corsa limita la concentrazione degli zuccheri nel sangue.
Fa bene alla mente
Praticare la corsa fa bene alla mente e all’umore. La corsa, così come tutte le altre attività motorie, consente di scaricare la tensione e mantenere sotto controllo l’ansia. Nell’organismo, a seguito dell’attività fisica, avvengono alcune reazioni chimiche che influiscono notevolmente sull’umore.
La corsa, infatti stimola la produzione di endorfine le quali generano sonnolenza oppure euforia.
Praticare attività fisica, corsa compresa, fa bene all’umore: aiuta a scaricare lo stress e la tensione, a tenere sotto controllo l’ansia, in definitiva a sentirsi meglio. È un fenomeno che si spiega facilmente grazie alle reazioni chimiche che avvengono nell’organismo e che influiscono anche sull’umore. Stress e ansia sono strettamente correlati alle ghiandole surrenali, che sono quelle che producono e immettono in circolazione le catecolamine. Si tratta di ormoni, di cui i più conosciuti sono adrenalina, noradrenalina e dopamina. Questi ormoni vengono rilasciati in condizioni di stress perché si tratta di una normale reazione di difesa dell’organismo: lo stress e l’ansia potrebbero essere associati a un pericolo che il corpo deve fronteggiare al meglio, aumentando ad esempio la frequenza cardiaca. Nel caso dei disturbi d’ansia, però, non c’è nessun pericolo “reale” che il corpo deve affrontare, e l’immissione in circolo delle catecolamine finisce per essere per esempio responsabile dei cosiddetti attacchi di panico, come di altri disturbi. Di contro, la corsa o l’attività fisica in generale stimola nell’ipofisi la produzione di endorfine, neurotrasmettitori con proprietà analgesiche, che causano, a seconda della quantità rilasciata, euforia o sonnolenza: sono in tutto e per tutto sostanze con proprietà analoghe a quelle di oppio e morfina. Esiste, a proposito della sensazione di euforia che può essere causata dalle endorfine, un fenomeno chiamato Runner’s high: si riscontra perlopiù in sportivi professionisti, poiché per verificarsi è necessario uno sforzo prolungato di almeno trenta minuti; è tipico ad esempio dei maratoneti.
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