Coronavirus in Italia, bollettino oggi 3 febbraio: 13.189 nuovi casi, 477 morti
I dati del Ministero della Salute, aggiornati al 3 febbraio 2021, riportano 13.189 nuovi casi riscontrati su 279.307 tamponi processati e 477 decessi registrati nelle ultime 24 ore in Italia. Nel nostro Paese, dall’inizio della pandemia a oggi, i contagi da Covid-19 sfiorano quota 2,6 milioni. Quasi 90 mila le vittime.
In base al bollettino del Ministero della Salute, aggiornato al 3 febbraio 2021, i soggetti attualmente positivi sono 434.722, per un totale di 2.583.790 casi dall’inizio della pandemia a oggi.
Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 13.189 nuovi casi e 477 decessi.
Le vittime salgono a quota 89.820.
I dimessi/guariti arrivano a 2.059.248 (+15.748).
In lieve calo i ricoveri, quelli ordinari, 22.216 (-315), e quelli in terapia intensiva, 2.145 (-69).
I tamponi processati sono finora 33.332.881 (+279.307).
Da marzo-aprile al via la seconda fase del piano vaccinale
Intervenendo a “Sky TG24”, Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, ha detto che non sarà riscritto il piano vaccinale elaborato dal ministero della Salute e dal gruppo di lavoro da esso coordinato.
I cardini fondamentali del piano rimangono validi e sono gli stessi che, per esempio, hanno decretato “il successo il piano vaccinale israeliano o quello inglese e che adesso ispirano il Governo americano”, ha spiegato Ricciardi.
Leggi anche: Coronavirus in Italia, bollettino oggi 15 gennaio: 16.146 nuovi casi, 477 morti
Obiettivo principale del piano resta sempre quello di vaccinare quanto prima possibile il numero maggiore di italiani.
Data la scarsità di vaccini, e a fronte dei problemi nella distribuzione in tutta l’Ue delle dosi da parte di Pfizer e di Moderna di fine gennaio, urge proseguire con le fasce più importanti della popolazione (medici e operatori sanitari, Forze dell’Ordine, operatori e ospiti delle Rsa).
Ha aggiunto Ricciardi:
“Da marzo o aprile in poi scatterà una seconda fase che non è neanche lontanamente paragonabile a quella attuale che è relativamente facile, perché vaccinare 250mila italiani al giorno, sette giorni alla settimana, 24 ore al giorno, questo si tratterà di fare, è un’altra cosa”.