Coronavirus in Italia, bollettino oggi 22 gennaio: 13.633 casi e 472 morti in più
I dati del Ministero della Salute aggiornati al 22 gennaio 2021 riportano 13.633 nuovi casi su 264.728 tamponi analizzati e 472 decessi. Dall’inizio della pandemia a oggi, nel nostro Paese, i contagi da Covid-19 hanno superato quota 2.4 milioni. Le vittime sono oltre 84.600.
In base al bollettino del Ministero della Salute i soggetti attualmente positivi sono 502.053 per un totale di 2.441.854 contagi dall’inizio della pandemia a oggi.
Nelle ultime 24 ore nel nostro Paese si sono registrati 13.633 nuovi casi e 472 decessi.
Le vittime salgono a quota 84.674.
I dimessi/guariti sono 1.855.127 (+27.676).
In lieve calo i ricoveri, quelli ordinari, 24.081 (-382), e quelli in terapia intensiva, 2.390 (-28; gli ingressi giornalieri sono 144).
I tamponi processati sono in totale 30.431.493 (+264.728). Il tasso di positività è pari al 5,1% (mentre il giorno precedente, 21 gennaio, era 5,2%).
Covid, in discesa l’indice di trasmissibilità Rt
Nel periodo compreso tra il 30 dicembre 2020 e il 12 gennaio 2021, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,85-1,11), in diminuzione dopo cinque settimane di crescita.
È quanto si legge nella bozza di monitoraggio Istituto Superiore di Sanità – Ministero della Salute.
Quello che gli esperti osservano è una “diminuzione del rischio” di una epidemia non controllata e non gestibile nel Paese dovuta principalmente ad una diminuzione della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2. Resta tuttavia alto l’impatto sui servizi assistenziali nella maggior parte delle Regioni e delle Province Autonome.
Leggi anche: Coronavirus in Italia, bollettino oggi 27 gennaio: 15.204 nuovi casi, 467 morti
Come emerge ancora dalla bozza del monitoraggio, l’epidemia resta in una fase delicata. Qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale, un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile.
Come concludono gli specialisti nella loro relazione, riferita al lasso temporale 30 dicembre 2020-12 gennaio 2021, tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, unitariamente all’elevata incidenza, impongono comunque incisive misure restrittive.