Coronavirus in Italia, bollettino oggi 21 dicembre: quasi 11 mila nuovi casi, 415 morti
Dai dati del Ministero della Salute e della Protezione Civile aggiornati a oggi 21 dicembre 2020 emergono 10.872 nuovi casi di Covid-19 riscontrati su 87.889 tamponi processati e 415 morti registrati nelle ultime 24 ore in Italia.
In base al bollettino del Ministero della Salute e ai dati della Protezione Civile i soggetti attualmente positivi nel nostro Paese sono 613.582, per un totale di 1.964.054 dall’inizio della pandemia.
Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 10.872 nuovi casi e 415 morti per Covid-19.
I deceduti salgono complessivamente a 69.214 (+415).
I dimessi/guariti sono in tutto 1.281.258 (+19.632).
Ancora in lieve calo i ricoveri: quelli ordinari scendono a 27.876 (-25), quelli in terapia intensiva 2.731 (-12).
I tamponi processati finora sono stati 25.217.014 (87.889 nelle ultime 24 ore).
In risalita il tasso di positività, che in data odierna si attesa al 12,37%.
Variante inglese Covid e vaccini, parla Locatelli (CSS)
All’ospedale militare Celio di Roma è stato individuato un caso di mutazione su un paziente positivo al tampone, da poco rientrato dal Regno Unito.
L’Italia e vari altri Paesi europei ed extra-europei hanno deciso di sospendere tutti i voli e i collegamenti con la Gran Bretagna (fino al 6 gennaio, per quanto riguarda il nostro Paese) dopo l’isolamento di una variante inglese del Covid-19.
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In base a quanto rilevato in prime osservazioni, tale variante del virus Sars-Cov-2 sembrerebbe più contagiosa, ma non più letale.
Intervistato da Sky TG24, Franco Locatelli, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (CSS), ha dichiarato:
“Tutti i virus vanno incontro a mutazioni. Dai dati che emergono, la nuova variante, scoperta a settembre nell’area di Londra, sembra avere maggiore capacità di diffusione, in ragione di una mutazione nella parte della proteina Spike che si lega al recettore presente nelle cellule umane”.
Ha aggiunto l’esperto:
“Non sembra però avere un maggior potere patogeno. Per quanto riguarda i vaccini, è improbabile che la mutazione del virus vada a incidere sulla loro efficacia”.