Coronavirus in Italia, bollettino oggi 20 febbraio: 14.931 nuovi contagi, 251 morti
I dati del Ministero della Salute, aggiornato al 20 febbraio, riportano 14.931 nuovi contagi riscontrati su 306.078 e 251 decessi registrati nelle ultime 24 ore in Italia. Nel nostro Paese, dall’inizio della pandemia a oggi, i casi di positività al Covid-19 sfiorano quota 2.8 milioni. Oltre 95 mila le vittime.
In base al bollettino del Ministero della Salute, aggiornato al 20 febbraio, i soggetti attualmente positivi sono 384.623, per un totale di 2.795.796 casi dall’inizio della pandemia a oggi.
Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 14.931 nuovi contagi e 251 decessi.
Le vittime arrivano a quota 95.486.
I dimessi/guariti sono complessivamente 2.315.687 (+12.488).
In calo i ricoveri ordinari, 19.788 (-102), in leggero aumento quelli in terapia intensiva, 2.063 (+4).
I tamponi processati sono in tutto 37.807.953 (+306.078).
Vaccinate in Italia oltre 3.4 milioni di persone
I vaccini somministrati fino alle 17 di oggi 20 febbraio 2021 in Italia sono 3.408.682, di cui prime dosi 2.083.139 e seconde dosi 1.325.543.
In occasione della prima Giornata nazionale degli operatori sanitari il ministro della Salute Roberto Speranza ha sottolineato che il vaccino è un diritto e non un privilegio di pochi.
Ha detto il ministro della Salute:
“Dobbiamo batterci affinché sia gratuito e sia un’opportunità per tutti, senza differenze tra popoli e nazioni”.
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Speranza ha chiarito che il diritto a esser curato, sancito dalla Costituzione, è vero anche rispetto alla campagna di vaccinazione.
Il ministro, inoltre, ha aggiunto che oggi abbiamo i vaccini e le prime cure, ma la battaglia contro la pandemia da Covid-19 non è ancora vinta e occorre mantenere la massima attenzione e cautela anche se si può guardare con una cauta fiducia al futuro.
Da quando è iniziata la campagna di vaccinazione è in calo la percentuale di operatori sanitari contagiati dal Covid rispetto al totale.
Questo è il quadro che emerge dal report pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui il tasso, che a gennaio era superiore al 5%, ora è sceso attorno al 2%.