Coronavirus in Italia, bollettino oggi 19 novembre: oltre 16 mila nuovi casi, 553 morti
I dati del Ministero della Salute e della Protezione Civile riportano 16.308 nuovi casi di positività al Covid-19 rilevati nelle ultime 24 ore in Italia, su 176.185 tamponi processati, e 553 decessi.
In base al bollettino del Ministero della Salute e ai dati della Protezione Civile, diffusi nella giornata del 19 dicembre 2020, i soggetti attualmente positivi – relativamente alla seconda ondata della pandemia in Italia – sono 620.166, 1.938.083 dall’inizio.
Nelle ultime 24 ore si sono verificati 16.308 casi (+0,85%).
I deceduti salgono a 68.447 (553 nell’arco dell’ultima giornata).
I dimessi/guariti sono 1.249.470 (+23.384).
Ancora in calo i ricoveri: quelli ordinari scendono a 28.148 (-440), quelli in terapia intensiva a 2.784 (-35).
I tamponi processati arrivano complessivamente a 24.991.705 (+176.185). Il tasso di positività scende di nuovo sotto la soglia del 10% (9,2%).
Curva in decrescita, ma servono attenzione e rigore
A livello regionale, nelle ultime 24 ore in Lombardia si sono riscontrati 1.944 casi di positività al Covid-19, 3.834 in Veneto, 1.641 in Emilia-Romagna, 1.410 nel Lazio e 1.382 in Puglia, per citare i territori più colpiti.
Nel corso della conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia, Silvio Brusaferro, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), ha osservato che l’attuale curva del contagio del Covid-19, relativa all’andamento della pandemia nel nostro Paese, evidenzi come nell’ultima parte ci sia stato un rallentamento e un appiattimento.
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L’esperto ha segnalato, inoltre, una decrescita che riguarda quasi tutte le Regioni, ma non siamo ancora nelle condizioni di abbassare la guardia.
Ha dichiarato Brusaferro:
“La curva è in decrescita rispetto a novembre ma il messaggio è che dobbiamo essere molto attenti e rigorosi soprattutto nelle feste che ci aspettano. Quest’anno sarà un Natale Covid e dobbiamo evitare che l’Rt ricresca velocemente e abbiamo un numero di casi significativo che dobbiamo cercare di diminuire proprio in questo periodo. Dunque evitare spostamenti non necessari ed evitare aggregazioni e attenzione alle persone fragili. Voler bene a queste persone significa rispettare le regole”.