Coronavirus in Italia, bollettino oggi 18 dicembre: quasi 18 mila nuovi casi, 674 morti
I dati del Ministero della Salute e della Protezione Civile di oggi, 18 dicembre 2020, riportano 17.992 nuovi casi di positività al Covid-19 su 179.800 tamponi processati e 674 decessi.
In base al bollettino rilasciato dal Ministero della Salute e dai dati della Protezione Civile aggiornati al 18 dicembre in Italia i soggetti attualmente positivi sono 627.798 (+17.992, +0,94%, nelle ultime 24 ore).
I casi di persone contagiate dal Covid-19, nel nostro Paese, dall’inizio della pandemia salgono a 1.921.778 .
I deceduti sono 67.894 (+674).
I dimessi/guariti sono 1.226.086 (+22.272).
Ancora in calo i ricoveri: quelli ordinari scendono a 28.588 (-694) di cui 2.819 (-36) in terapia intensiva.
I tamponi processati in tutto sono 24.815.520 (+179.800). Il tasso di positività torna poco sopra il 10% (10,006%).
Terapie intensive oltre il 30% in 15 regioni
A livello regionale, nell’arco dell’ultima giornata si sono registrati 2.744 nuovi casi di Coronavirus in Lombardia e 4.211 in Veneto (dove il Presidente Luca Zaia ha disposto lo stop alla mobilità dopo le 14), per citare le zone più colpite.
In Italia i ricoveri per Covid nelle terapie intensive hanno oltrepassato la soglia del 30% in 15 regioni. È quanto risulta da uno studio dell’Anaao Assomed, principale sindacato dei medici ospedalieri, relativo ai posti letto di terapia intensiva usati per l’emergenza della pandemia e sulla carenza degli anestesisti (ne mancano oltre 3 mila).
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Nel nostro Paese, a inizio dicembre, oltre il 40% dei posti letto di terapia intensiva era occupato da pazienti Covid, con punte molto elevate in regioni come la Lombardia (59%) e il Piemonte (57%).
L’Anaao ha sottolineato che non tutti i territori regionali partivano dallo stesso livello quando è scoppiata la situazione allarmante: il Piemonte aveva 7,3 posti letto di terapia intensiva per 100.000 abitanti, la Liguria ne aveva 12,1.
Molto basso anche il dato della Provincia autonoma di Trento, con 5,9. La Campania è l’unica per cui esiste una differenza notevole tra posti letto di terapia intensiva dichiarati al 2018 e al 2020 pre-pandemia, circa del 34%: 506 al 2018, ma solo 335 al 2020 (171 posti letto in meno).