Coronavirus in Italia, bollettino di oggi 14 dicembre: 12.030 contagi, 491 morti
I dati del Ministero della Salute e ddella Protezione Civile aggiornati al 14 dicembre 2020 riportano 12.030 nuovi casi di Covid-19 su 103.584 tamponi analizzati nel nostro Paese e 491 decessi.
In base al bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile aggiornato al 14 dicembre 2020 le persone attualmente positive oggi in Italia sono 675.109 con un aumento di 12.030 casi nelle ultime 24 ore (+0,65%).
In totale i casi di Coronavirus nel nostro Paese salgono a 1.855.737.
I deceduti sono 65.011 (+491).
I dimessi/guariti sono 1.115.617 (+22.456).
Ancora in lieve calo le ospedalizzazioni. I ricoverati arrivano a 30.860 (-33) di cui 3.095 (-63) in terapia intensiva.
I tamponi processati sono 24.319.310 (+103.584).
Durante la riunione con il premier Giuseppe Conte e con i capi delegazione gli esperti del Comitato tecnico-scientifico hanno sottolineato la necessità di una nuova stretta per tutto il periodo di Natale.
Secondo le stime del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), allentare troppo presto le misure di restrizione prese a ottobre-novembre può portare a un rapido aumento dei ricoveri per Covid in tutta Europa.
Ai microfoni del TG3 ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza:
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“Gennaio sarà il mese in cui apriremo le vaccinazioni anti-Covid in tutti i Paesi europei. L’Italia sta chiedendo un giorno solo per partire in tutti i Paesi Ue, sarebbe il segnale giusto, però dobbiamo dirci la verità: il vaccino non arriverà subito per tutti e quindi bisognerà scegliere alcune categorie, e poi ci vorrà un po’ di tempo per poter avere le dosi necessarie per tutti”.
Riguardo alle nuove misure che può adottare il governo, ha sottolineato il ministro Speranza:
“La mia opinione è chiara: queste misure ci possono aiutare nelle settimane delle vacanze di Natale a evitare che arrivi una terza ondata e una recrudescenza. Stiamo ragionando sulle due settimane delle vacanze, quello è il periodo più complicato. Ascolteremo con grande attenzione i nostri scienziati. L’auspicio è che nel giro di poco tempo si possano assumere ulteriori misure in grado di scongiurare un’ipotetica terza ondata”.