Coronavirus in Italia, bollettino 6 dicembre: quasi 19 mila nuovi contagi, 564 morti
Dai dati aggiornati al 6 dicembre 2020, diffusi dal Ministero della Salute, emergono 18.887 casi di positività al Covid, su 163.550 tamponi processati, e 564 decessi nelle ultime 24 ore in Italia.
I dati aggiornati a domenica 6 dicembre 2020, diffusi dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile, relativi alla situazione della pandemia nel nostro Paese, riportano 755.306 soggetti attualmente positivi (+18.887, +1,1%), per un totale di 1.728.878 casi dall’inizio della pandemia.
Rispetto a ieri, 5 dicembre, sono morte 564 persone in più. I deceduti sono complessivamente 60.078.
I dimessi/guariti sono 913.494 (+17.186).
In lieve aumento, dopo giorni di calo, le ospedalizzazioni. I ricoveri ordinari sono incrementati di 170 unità (33.845 in tutto) di cui 3.454 in terapia intensiva (quest’ultima tipologia registra una leggera diminuzione, -63).
I tamponi analizzati dall’inizio della pandemia sono 23.125.664 (+163.550 nelle ultime 24 ore).
A livello regionale i territori più colpiti nell’ultima giornata risultano ancora il Veneto, con 3.444 casi, e la Lombardia, 2.413.
In base ai conteggi della Johns Hopkins University, nel mondo i contagi da Covid hanno oltrepassato i 62 milioni di casi. Le vittime hanno superato la soglia di 1,5 milioni.
Intanto cresce l’attesa per il vaccino. Quello Pfizer-BioNTech sarà sottoposto al vaglio dell’Ema (l’ente che regola i farmaci nell’Unione Europea) il 29 dicembre.
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Secondo quanto ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, per il primo trimestre 2021 sono attese 202 milioni di dosi nel nostro Paese. La prima tranche disponibile potrebbe essere pari a 3,4 milioni di sieri.
Intervenendo alla trasmissione “Mezz’ora in Più“, il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha parlato del piano dei vaccini e delle prime distribuzioni. Ha detto Arcuri:
“Sarà più urgente vaccinare chi non ha avuto il Covid perché non ne è immune. Per chi lo ha avuto, il periodo di immunità si concluderà e quindi sarà ragionevole che siano vaccinati anche loro. Ma non saranno i primi e neppure i secondi”.
Ha aggiunto:
“I migranti hanno diritti uguali a quelli dei cittadini italiani. Sarebbe molto importante che tutte le persone che attraversano le nostre strade, e che non lo facciano clandestinamente, possano essere sottoposte alla vaccinazione”.
Il commissario Arcuri ha spiegato che entro settembre 2021 tutti i cittadini dovrebbero essere vaccinati.