Condilomi: cosa sono e quali i sintomi, le cause e le terapie

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20/01/2018

I condilomi costituiscono il segno di distinzione di una tra le più diffuse malattie sessualmente trasmissibili ed è causata dal papilloma virus, similmente a quanto avviene per le normali verruche della pelle.

E’ una delle malattie sessuali che colpisce maggiormente le popolazioni dei paesi industrializzati, favorita da situazioni tipiche, quali possono essere l’uso di farmaci steroidei, le forme di immunodepressione, e la gravidanza, durante la quale i condilomi tendono ad aumentare di volume. Compaiono prevalentemente nell’adolescenza e nella giovane età, in soggetti sessualmente attivi.

Ugualmente alle altre malattie che si trasmettono con i rapporti intimi, il sesso sicuro costituisce un eccellente fattore di prevenzione, anche se non assoluto.

Sintomatologia e diagnosi

Il sintomo più evidente è la formazione di escrescenze di colore rosa o marrone chiaro, dette anche creste di gallo, irregolari e spesso raggruppate, nell’area attorno ai genitali e all’ano. Raramente, nei casi di immunodepressione grave, tra cui l’HIV positivo, i condilomi possono svilupparsi anche sulle labbra o all’interno della bocca.

In genere, un medico diagnostica questo problema semplicemente con un’esame visivo, esiste comunque anche la possibilità di individuare la presenza del virus nella pelle, ma si tratta di accertamenti eseguiti solo in situazioni particolari.

Spesso i condilomi non comportano sintomi, specialmente se si sviluppano intorno al collo dell’utero: in questo caso l’autodiagnosi avviene di solito durante l’igiene intima, nel momento in cui si percepiscono piccole escrescenze simili a brufoli, e la conferma effettiva tramite pap test o colposcopia.


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Esiste comunque anche una forma di condilomatosi fisiologica, costituita da minuscole escrescenze posizionate sulla vulva o sul pene, che non possiedono alcun significato patologico.

papilloma virus

Le cause e la trasmissione dei condilomi

A provocare i condilomi è il papilloma virus (HPV), che provoca anche le classiche verruche su mani e piedi. In realtà, i papilloma virus sono più di cento, e di questi alcune decine provocano infezioni agli organi genitali.

Non sono particolarmente pericolosi, ma alcuni di essi, sia pure un’esigua minoranza, potrebbero, nel corso del tempo, modificare la struttura delle cellule e costituire un fattore di predisposizione al cancro. A provocare questa trasformazione contribuiscono anche fattori esterni, specialmente il fumo.

Il contagio del virus che provoca i condilomi avviene prevalentemente attraverso i rapporti sessuali, compresi i rapporti anali e il sesso orale. Molto spesso, l’infezione si risolve da sé rapidamente e senza provocare alcun sintomo, ma in alcuni casi il virus può rimanere latente nelle cellule per lungo tempo.

La trasmissione può avvenire anche dalle mani alla zona genitale, oppure può essere  il soggetto stesso a diffonderla dalla zona genitale all’ano durante l’igiene intima: lo sviluppo di condilomi nella zona anale non è infatti una prerogativa di chi pratica abitualmente sesso anale.

Talvolta la diffusione si verifica anche utilizzando oggetti in condivisione, e il virus può essere trasmesso dalla mamma al neonato nel corso del parto.

Trattamenti e cure

In molti casi, i condilomi si risolvono e regrediscono da sé senza la necessità di effettuare alcun trattamento medico o chirurgico. Inoltre, l’eliminazione dei condilomi ha una motivazione più che altro estetica, poiché non ha alcuna rilevanza sulla presenza dell’infezione virale all’interno dell’organismo. Per eliminare le escrescenze, il medico può prescrivere prodotti da applicare localmente o somministrare farmaci in grado di potenziare il sistema immunitario.


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Esistono anche numerosi rimedi omeopatici e naturali: prima di utilizzare qualsiasi prodotto è comunque necessario chiedere il parere del medico, oltre ad evitare l’uso di qualsiasi tipo di farmaco da banco, poiché in genere sono indicati per le normali verruche, e non per le formazioni condilomatose della zona genitale.

Trattamento chirurgico

Le escrescenze possono essere eliminate più o meno rapidamente con diverse tecniche chirurgiche. La  crioterapia con azoto liquido è utile per il trattamento dei condilomi piccoli e raggruppati, specialmente quando si sviluppano sulla vulva e sul pene.

L’escissione è indicata per i condilomi induriti ma non di grandi dimensioni, poiché tende a lasciare la cicatrice. Nel caso di condilomi di dimensioni più grosse, in combinazione con l’escissione viene utilizzata la tecnica dell’elettrochirurgia: in questo caso può essere necessario effettuare un’anestesia regionale.

La chirurgia laser è consigliata per le verruche genitali, per le lesioni situate in posizioni difficili da raggiungere e per le donne in gravidanza, che non possono essere trattate con prodotti farmaceutici.

papilloma virus

Eventuali complicazioni

Sia pure raramente, alcuni ceppi del virus HPV potrebbero provocare alterazioni a livello cellulare e favorire l’insorgere di alcune forme di cancro, specialmente al collo dell’utero, alla vulva e all’ano, mentre non è certo che il virus sia responsabile anche del tumore del pene. In gravidanza i condilomi tendono ad accrescere di dimensione.

Regole di prevenzione e precauzioni

Le normali regole di sesso sicuro sono alla base della diffusione del papilloma virus, e quindi delle probabilità che si sviluppino i condilomi, anche se l’utilizzo abituale del preservativo non esclude totalmente il rischio di essere infettati dal virus. Una buona abitudine è anche quella di evitare l’uso condiviso di salviette, accappatoi e biancheria.

Una volta che è stata diagnosticata l’infezione da papilloma virus, e l’effettiva presenza dei condilomi, è necessario avvisare i partner sessuali degli ultimi tre mesi, invitandoli a sottoporsi ad un controllo medico, oltre ad astenersi dai rapporti sessuali nel corso della terapia farmacologica.

Qualora i condilomi siano comparsi dopo un rapporto avvenuto con un partner occasionale, si raccomanda di rivolgersi immediatamente al medico di fiducia, non solo per trattare opportunamente il problema, ma anche per procedere con una serie di controlli mirati ad escludere ulteriori malattie sessualmente trasmissibili.

E’ opportuno utilizzare il preservativo per tutto il periodo in cui le escrescenze sono visibili e, nel caso in cui vengano asportate con la chirurgia, anche nei due / tre mesi successivi.

Per quanto non escluda completamente i rischi di contagio, proteggere i rapporti sessuali dai preliminari fino alla fine è sempre consigliato, specialmente quando si tratta di partner occasionali e di rapporti promiscui. Questo perché il periodo di incubazione del virus è piuttosto lungo, e risalire al soggetto che ha causato il contagio è molto difficile, così come informarlo del problema.

Il vaccino contro le infezioni da papilloma virus

Per proteggere l’organismo dalle infezioni dovute ai principali ceppi di HPV, il consiglio è quello di sottoporsi al vaccino con Gardasil, ritenuto molto efficace, anche se dopo circa sei anni l’immunità incomincia a ridursi.



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