Come prevenire l’infarto
Prevenire l’infarto del miocardio. La prevenzione dell’infarto del miocardio può essere primaria o secondaria.
La prevenzione primaria è volta a far si che non si verifichi mai un evento infartuale, e quindi interessa i soggetti che non hanno mai avuto problemi del genere.
I fattori di rischio cardiovascolari sono diversi: fumo, vita sedentaria, dieta disordinata, stile di vita inadeguato, ipertensione, familiarità, età, colesterolo alto, disordine genetico che interessa le lipoproteine, stress e stile di vita.
E’ evidente che alcuni di questi fattori di rischio esulano dal nostro controllo come, ad esempio, l’età e la familiarità, ma sulla maggior parte degli altri possiamo intervenire riducendo di fatto drasticamente il rischio infartuale anche in presenza di una di quelle condizioni non modificabili.
Quindi, se si vuole evitare di andare incontro a problemi cardiaci, è essenziale come primo passo smettere di fumare.
La dieta è poi un’altra cosa sulla quale è possibile avere il pieno controllo.
La dieta migliore per prevenire problemi cardiovascolari e, quindi, mantenere sotto controllo il colesterolo LDL, è indubbiamente la dieta mediterranea che, purtroppo, è sottovalutata da un sempre crescente numero di persone.
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E’ necessario ridurre drasticamente il consumo di proteine animali, di grassi animali quali formaggi, latte intero, panna e altro ancora, e dare la propria preferenza ai legumi, frutta e verdura, carni bianche, pesce azzurro, latte scremato, pane, pasta, riso e cereali, il tutto condito solo con l’olio extra vergine d’oliva.
Il vino rosso, ricco di polifenoli, contribuisce a mantenere basso il livello di colesterolo.
Limitare lo stress, cosa un po’ più difficile ai nostri giorni, e cercare in ogni caso di ritagliarsi i propri spazi per trovare il modo di rilassarsi.
Fare attività fisica tutti i giorni, anche solo camminare per 30 minuti al giorno, certamente non facendo la somma dei tanti piccoli passi che si fanno nell’arco della giornata.
Queste regole, a maggior ragione, sono valide anche per la prevenzione secondaria che si avvarrà, in aggiunta, delle cure farmacologiche specifiche per chi ha già avuto qualche evento infartuale.