Colesterolo alto: da cosa dipende e come combatterlo con il cibo
Il colesterolo alto, o ipercolesterolemia, è uno dei principali attori di rischio di infarti, tumori all’apparato gastrointestinale e diabete. Ecco cosa devi mangiare per tenerlo sotto controllo coi consigli dell’esperta.
Avete fatto le analisi del sangue e sono risultati livelli di colesterolo troppo alti? Stiamo parlando, nello specifico, del colesterolo LDL, detto anche “colesterolo cattivo”.
Il “colesterolo alto” o “ipercolesterolemia” presenta un valore di colesterolo totale presente nel sangue superiore a 240 mg/dl.
Cos’è il colesterolo
Fattori genetici, scorretti stili di vita e cattive abitudini alimentari possono esserne le cause principali, con il risultato di un forte aumento del rischio di infarti, tumori all’apparato gastrointestinale e insorgenza del diabete.
Il colesterolo, di per sé, è una molecola di grasso. Quando si trova nel sangue a livelli adeguati, contribuisce al buon funzionamento dell’organismo. È utile alla sintesi di alcuni ormoni e della vitamina D ed è anche un costituente delle membrane delle cellule. Il colesterolo viene prodotto dal fegato, ma può essere introdotto anche con alcuni cibi.
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Un’alimentazione caratterizzata da un elevato apporto calorico, ricca di grassi saturi e colesterolo, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per aterosclerosi, ovvero la formazione di placche aterosclerotiche nella parete interna dei vasi sanguigni, in particolare nelle arterie di medio-grosso calibro.
Dieta anti-colesterolo
Seguire una dieta sana è solo il primo passo per combattere il colesterolo alto, come spiega su “Cibum” la dottoressa Barbara Paolini, Medico Dietologo dell’UO di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese. Professore all’Università di Siena. Presidente Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, sezione Toscana (ADI).
Dichiara l’esperta:
“La prima cosa da fare è ridurre l’assunzione di alimenti ricchi in colesterolo. Soprattutto se la causa principale della patologia sono scorrette abitudini alimentari. Ma seguire una dieta sana ed equilibrata, come la dieta mediterranea, non è sufficiente. La maggior parte del colesterolo presente e utilizzato nel nostro organismo viene prodotto quotidianamente a livello endogeno”.
Prosegue il medico dietista:
“Il nostro organismo ne produce circa 800 mg al giorno, che rappresenta quasi l’80% di tutto il colesterolo. A questo va aggiunto un meccanismo di “contro-regolazione”, presente in tutti noi, per il quale, maggiore è l’apporto per via alimentare, minore sarà la produzione endogena di colesterolo. I livelli prodotti dal nostro organismo sono sufficienti a far fronte alle varie funzioni che deve svolgere il colesterolo ed è consigliabile non eccedere con l’assunzione tramite alimentazione. È raccomandato assumerne circa 300 mg al giorno con gli alimenti”.
Oltre ad una dieta sana, povera di grassi saturi e colesterolo è necessario adottare stili di vita e abitudini alimentari corretti e regolari.