Bulimia: cause, sintomi e cura di un disturbo alimentare diffuso

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26/04/2017

La bulimia è un disturbo dell’alimentazione che sotto certi aspetti somiglia all’anoressia ma presenta caratteristiche specifiche, che ne rendono piuttosto semplice anche la diagnosi. Questo disturbo è sempre più diffuso soprattutto tra le ragazze di età compresa tra i 16 ed i 30 anni ed è fondamentale non sottovalutarne i campanelli d’allarme, in molti casi piuttosto evidenti. 

Come abbiamo specificato quando abbiamo parlato dell’anoressia, anche nel caso della bulimia è importante non confondere il semplice desiderio di perdere peso con questa patologia. Soprattutto nel caso dei pazienti bulimici, i campanelli d’allarme sono specifici così come la sintomatologia: basta prestare attenzione ad alcuni dettagli per riconoscere una persona bulimica da un’adolescente che semplicemente desidera perdere peso e tornare in forma.

Cos’è la bulimia e qual è la differenza con l’anoressia

Bulimia e anoressia sono entrambi disturbi dell’alimentazione caratterizzati dal desiderio di perdere peso, ma presentano caratteristiche e sintomi differenti. Mentre infatti il paziente anoressico manifesta un vero e proprio rifiuto nei confronti del cibo e trova difficile mangiare, per il paziente bulimico si potrebbe dire che avviene il contrario. Il cibo diventa infatti una fonte di sfogo e si sente il bisogno di abbuffarsi in modo smisurato e del tutto incontrollato: non si è in grado di resistere al richiamo del cibo, ma una volta che ci si è abbuffati si prova un enorme senso di colpa. Questo, determina un comportamento tipico della bulimia ossia il vomito volontario e autoindotto: in pratica prima ci si abbuffa ma poi, per evitare di ingrassare, si vomita in modo da liberarsi di tutto quanto appena ingurgitato.


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Le cause della bulimia

La bulimia è un disturbo alimentare che presenta cause molto simili a quelle dell’anoressia: il bisogno di perdere peso e non ingrassare infatti è il fattore determinante dei comportamenti bulimici. Questo desiderio può dipendere da diversi motivi:

  • Influenze sociali. Al giorno d’oggi la società si basa su un’ideale di donna con un corpo perfetto e del tutto privo di difetti, ma quel che è peggio è che nel nuovo millennio il magro va proprio di moda! Capita sempre più di frequente di vedere passare ragazzine ridotte all’osso e questo non fa altro che alimentare disturbi come la bulimia: molte ragazze per rientrare nei canoni estetici imposti dalla società odierna fanno di tutto per dimagrire.
  • Personalità. La personalità può influire molto nel determinare il rischio di bulimia: sono solitamente le persone più insicure del proprio aspetto a cadere in questa malattia, proprio perchè si sentono più belle ed accettate se sono magre.
  • Stress e disagi psicologici. Come avviene con l’anoressia, anche la bulimia può essere determinata da un profondo stato di stress o disagio psicologico. Il senso di colpa dopo aver mangiato ma ancora di più il bisogno di abbuffarsi sono sintomi di un disagio profondo, che in questo caso trova sfogo proprio nel cibo. 

Sintomi della bulimia: come riconoscerla

BulimiaLe pazienti che soffrono di questo disturbo sono consapevoli del fatto che si tratta di un comportamento sbagliato e probabilmente patologico: per questo motivo se ne vergognano e cercano in tutti i modi di nascondere i comportamenti bulimici. Tuttavia, con una certa attenzione è possibile riconoscere quelli che sono i sintomi più tipici di questa malattia: l’ossessione del peso e la frequenza del vomito autoindotto. 

L’ossessione della perdita di peso

Le pazienti che soffrono di questo disturbo dell’alimentazione sono ossessionate dalla perdita di peso: possono quindi lanciare involontariamente dei segnali ben precisi che indicano il loro stato psicologico e mentale. In particolare, le pazienti bulimiche si possono riconoscere dai seguenti comportamenti:

  • Utilizzo frequente di lassativi e diuretici per perdere peso;
  • Consumo di alimenti magri e dietetici quando sono in pubblico;
  • Ossessione dell’esercizio fisico (per dimagrire appunto);
  • Bisogno di andare in bagno dopo ogni pasto.

Il vomito autoindotto e frequente

Vomitando di frequente, le pazienti bulimiche possono anche presentare dei sintomi determinati proprio da questa cattiva abitudine, ossia:

  • Occhi rossi e capillari rotti o infiammati;
  • Guance o mandibola gonfie;
  • Alito cattivo;
  • Denti più chiari del normale (per via dell’abrasione);
  • Tagli sulle nocche o sulle mani.

Rapporto con il cibo

Riconoscere una persona affetta da bulimia non è sempre facile, anche perchè come abbiamo detto questi pazienti cercano sempre di mascherare il loro disturbo. Tuttavia, il rapporto con il cibo può essere un segnale d’allarme. Una ragazzina ossessionata dal dimagrimento che però consuma grandi quantità di cibo in modo smisurato e non ingrassa, potrebbe soffrire di bulimia.


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I pericoli della bulimia e le conseguenze

La bulimia è un disturbo che deve essere curato il prima possibile: elencare tutti i rischi collegati a questa patologia sarebbe impossibile perchè in realtà tutto l’organismo potrebbe rimanere seriamente danneggiato da comportamenti di questo tipo. La bulimia può provocare seri problemi al sistema cardio-circolatorio, digerente, intestinale, immunitario e via dicendo: si tratta di un disturbo ad altissimo rischio che deve essere curato con attenzione e in modo immediato.

Fortunatamente, esistono delle terapie adeguate per superare questa malattia: qualsiasi trattamento farmacologico però deve essere necessariamente supportato da una terapia psicologica che prenda in carico le cause più profonde.



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