Bruciore al petto: tutte le possibili cause e quando preoccuparsi
Il bruciore al petto è un sintomo che spesso e volentieri spaventa: effettivamente in questa zona come sappiamo si trova anche il cuore e quando avvertiamo una sensazione di fastidio e malessere siano spinti a pensare che potrebbe trattarsi di un infarto. In realtà, se l’unico sintomo che si avverte è il bruciore al petto si può stare relativamente tranquilli: l’attacco cardiaco si manifesta con sintomi leggermente diversi e come vedremo tra poco è piuttosto semplice da riconoscere. Il bruciore al petto può essere la spia di altre patologie, spesso collegate all’apparato gastrointestinale: reflusso gastroesofageo, gastrite, ma anche una più banale indigestione possono essere tutti disturbi che si manifestano con una sensazione di bruciore al petto.
Prima quindi di allarmarsi, è sempre bene appurare le cause di questo fastidioso e preoccupante sintomo e prestare attenzione ai segnali che ci invia il nostro corpo. Analizzando infatti i sintomi che accompagnano il bruciore possiamo capire quale potrebbe essere il disturbo che lo causa.
Bruciore al petto: le cause gastriche
Come abbiamo appena accennato, nella maggior parte dei casi il bruciore al petto è sintomo di disturbi di natura gastrointestinale. E’ comunque importante prestare attenzione a questa manifestazione perchè generalmente quando dipende dal reflusso gastroesofageo tende a comparire subito dopo i pasti oppure quando ci si sdraia. Se accompagnato da una tendenza al rigurgito acido o a tosse cronica, allora con molte probabilità dipende proprio dal reflusso gastroesofageo. Si tratta di una patologia che può essere trattata con appositi farmaci e anche se fastidiosa e spesso invalidante può comunque essere tenuta sotto controllo.
Se questa sensazione di bruciore non dovesse accennare a miglioramenti anche in seguito ad una terapia apposita contro il reflusso, allora potrebbe essere il sintomo di una patologia gastrica più complessa. Anche in questo caso non vale la pena preoccuparsi in modo eccessivo: è però importante consultare il medico ed effettuare ulteriori indagini.
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Oltre alla sindrome da reflusso, anche l’ulcera peptica può manifestarsi con una sensazione di bruciore nella zona del petto. In questo caso, il dolore ed il fastidio tendono a peggiorare quando si è a stomaco vuoto oppure durante la notte. Va precisato che in caso di ulcera peptica il bruciore ed il dolore al petto potrebbero essere intermittenti: presentarsi quindi per un certo periodo di tempo e scomparire per un altro lasso. In tutti i casi, l’ulcera peptica non guarisce da sola quindi i sintomi tendono a tornare molto presto!
Bruciore al petto: le cause polmonari
Nella zona del petto si trovano anche i polmoni: ecco perchè spesso e volentieri il dolore ed il bruciore al petto possono essere sintomi collegati a patologie respiratorie. In molti casi si potrebbe trattare di una semplice bronchite, ma riconoscere questo disturbo è piuttosto semplice: il bruciore al petto deve infatti essere accompagnato almeno da una tosse molto intensa, congestione nasale e spesso febbre. Non è detto che la bronchite si manifesti anche con una sensazione di bruciore al petto, ma sicuramente se la tosse è ostinata e l’infiammazione severa il dolore in questa zona è del tutto normale.
Sicuramente più grave è l’embolia polmonare, che comunque può essere trattata e curata mediante ricovero ospedaliero. In caso di embolia, i sintomi però non si riducono ad una semplice sensazione di bruciore nella zona del petto: sempre presente è anche la tosse, una certa difficoltà respiratoria e spesso cianosi.
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Bruciore al petto: le cause cardiache
Purtroppo anche l’attacco cardiaco può manifestarsi con una sensazione di dolore o bruciore al petto: si tratta di un sintomo spesso presente, ma che si accompagna ad altre manifestazioni. Se il dolore al petto tende ad irradiarsi anche verso la spalla ed il braccio sinistro, allora potrebbe trattarsi di un attacco di cuore. Spesso, l’infarto si manifesta anche con un senso di oppressione proprio nella zona toracica ma anche lo stomaco può essere coinvolto. Se si avverte un dolore al petto che si irradia verso sinistra e investe anche il braccio, provocando formicolio o intorpidimento, potrebbe trattarsi di un principio di infarto. Allo stesso modo, anche il mal di stomaco e la sensazione di non aver digerito può essere un sintomo dell’attacco di cuore.
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Se quindi il dolore dovesse persistere, per sicurezza conviene rivolgersi al pronto soccorso per appurare le effettive cause di questo sintomo. Anche se come abbiamo visto il bruciore al petto potrebbe dipendere anche da altri disturbi di entità minore conviene sempre evitare di rischiare. In caso di infarto, infatti, più si attende e più aumenta il rischio.
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Bruciore al petto: come comportarsi
In presenza di bruciore nella zona del petto, è sempre importante rivolgersi al medico: anche se infatti non si dovesse trattare di attacco cardiaco, bisogna intraprendere una terapia per risolvere il problema che sta alla base. Il primo passo da fare, però, è sempre quello di appurare la patologia o il disturbo che provoca questo fastidioso e preoccupante sintomo.
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