Blocco intestinale: cause, sintomi, cosa mangiare e rimedi veloci
Si parla di blocco intestinale quando si verifica un’ostruzione, parziale oppure totale, di una parte dell’intestino. Si tratta di una condizione medica considerata molto pericolosa, che se trascurata può portare, nei casi più gravi, anche alla morte del paziente. Il blocco intestinale si può riconoscere da una serie di sintomi che però potrebbero dipendere anche da altri disturbi e per tale ragione non è sempre diagnosticabile nell’immediato. Tuttavia, se l’ostruzione è grave è altrettanto semplice individuare il problema ed intraprendere le cure tempestive necessarie.
Il blocco intestinale può essere causato da moltissimi fattori di natura differente ed il primo passo per risolvere il problema è quello di individuarne le cause scatenanti. Come vedremo tra poco, si parla di blocco intestinale meccanico quando l’occlusione dipende da un impedimento fisico o da un ostacolo all’interno dell’intestino. Al contrario, si parla di blocco intestinale non meccanico quando il problema è nella peristalsi ossia nei movimenti fondamentali che favoriscono la discesa delle feci verso l’ultimo tratto.
Blocco intestinale: cause e fattori di rischio
Come abbiamo appena accennato, l’occlusione intestinale può dipendere da un impedimento fisico a livello intestinale oppure da disturbi che interferiscono con la peristalsi ossia con le contrazioni che favoriscono la discesa delle feci.
Le cause meccaniche del blocco intestinale
Tra le possibili cause del blocco intestinale meccanico troviamo le seguenti:
- Malformazioni e anomalie congenite dell’intestino;
- Volvolo (ossia torsione di un’ansa intestinale);
- Gravi infiammazioni, che provocano aderenze intestinali;
- Calcoli biliari;
- Ernia intestinale;
- Ingestione di corpi estranei;
- Invaginazione dell’intestino (particolarmente frequente nei bambini al di sotto dei 3 anni);
- Tumore del colon;
- Stenosi del colon;
- Diverticolite;
- Morbo di Crohn e altre malattie croniche dell’intestino;
- Tumore alle ovaie;
- Fecaloma.
Le cause non meccaniche del blocco intestinale
L’occlusione intestinale si può verificare anche perchè sono presenti problemi a livello della peristalsi e in questo caso si distinguono due tipologie di blocco intestinale. Si parla di ileo paralitico quando il disturbo è temporaneo, mentre se è cronico si preferisce parlare di pseudo-ostruzione.
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Le possibili cause di ileo paralitico sono le seguenti:
- Assunzione di alcuni farmaci come gli antispastici o gli oppiacei, che rallentano la peristalsi;
- Squilibri elettrolitici;
- Interventi chirurgici all’addome;
- Alcune infezioni del tratto intestinale come la gastroenterite e l’appendicite.
Se invece l’ostruzione ha carattere cronico la causa potrebbe essere una delle seguenti:
- Ipotiroidismo;
- Morbo di Parkinson, sclerosi multipla e altre patologie del sistema nervoso;
- Malattia di Chagas;
- Malattia di Hirschsprung.
I sintomi del blocco intestinale: come riconoscerlo
Come abbiamo accennato, i sintomi del blocco intestinale non sono sempre di facile inerpretazione perchè potrebbero dipendere anche da altri disturbi. Nel dubbio quindi conviene sempre rivolgersi al proprio medico o al Pronto Soccorso per evitare che la situazione peggiori in modo rapido e si presentino complicanze gravi.
I sintomi tipici di un’ostruzione intestinale sono i seguenti:
- Dolori addominali, con spasmi e crampi che possono essere di breve o lunga durata;
- Nausea e vomito;
- Rumori intestinali particolarmente percepibili;
- Addome gonfio;
- Alternanza di stitichezza e diarrea;
- Inappetenza.
Nei bambini si manifesta anche con febbre e con l’emissione di feci con tracce di sangue e dalla consistenza gelatinosa.
Ostruzione intestinale: cure e rimedi
In caso di ostruzione intestinale è previsto quasi sempre il ricovero ospedaliero del paziente, al quale vengono somministrate tutte le cure necessarie per risolvere questo problema. Naturalmente, i rimedi adottati dipendono strettamente dalla causa del blocco e nei casi più lievi può essere sufficiente modificare l’alimentazione ed assumere un lassativo per liberare l’intestino. Se però si arriva al punto di andare in ospedale per via del forte dolore accusato, quasi mai si tratta di un problema lieve.
Nei casi più gravi tuttavia sono necessarie delle misure più drastiche, fino all’operazione chrurgica che ha l’obiettivo di rimuovere il blocco a livello intestinale.
Cosa mangiare in caso di ostruzione intestinale
Non esiste una dieta specifica da seguire in caso di ostruzione intestinale, perchè come abbiamo visto questo disturbo può dipendere da cause molto differenti tra di loro! Per fare un esempio, un paziente che manifesta i sintomi del blocco intestinale e che risulta affetto dal morbo di Crohn deve seguire un’alimentazione specifica per questa malattia cronica. Gli alimenti suggeriti a coloro che sono affetti dal morbo di Crohn però sono differenti rispetto a quelli consigliati a chi soffre di diverticolite. In sostanza, modificando la propria dieta senza un consulto medico e senza avere la certezza dell’origine del blocco intestinale si rischia di peggiorare la situazione. L’unica raccomandazione valida in tutti i casi è quella di bere molta acqua, perchè facilita il transito intestinale e previene la formazione di ulteriori accumuli.
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Deve però essere lo specialista ad indicare la corretta dieta da seguire, sulla base del disturbo specifico di cui si soffre.