Biotina: cos’è, benefici e quando ricorrere ad un integratore
La biotina, conosciuta anche come vitamina h, è un nutriente indispensabile per il nostro organismo, che esplica diverse funzioni utili delle quali non potremmo fare a meno. Si tratta di una vitamina che si può assumere attraverso l’alimentazione: sono diversi i cibi che la contengono ma bisogna prestare una certa attenzione. La biotina infatti è una vitamina idrosolubile e in quanto tale può essere distrutta dalla trasformazione degli alimenti: i cibi che contengono biotina andrebbero consumati così come sono, eccezion fatta per le uova.
Spesso e volentieri, una carenza di vitamina h si manifesta con sintomi di vario tipo: in questi casi è consigliabile integrare la biotina attraverso prodotti specifici.
Biotina: cos’è e a cosa serve?
La biotina, come abbiamo accennato, è una vitamina indispensabile per il nostro organismo. Una volta che viene assorbita a livello intestinale, viene trasportata nel fegato e nei vari tessuti del corpo dove interviene come coenzima in diverse vie metaboliche. La vitamina h è utile soprattutto per il benessere delle unghie e dei capelli, ma in verità sembrano essere molte di più le sue proprietà e di conseguenza anche i benefici che è in grado di apportare. Per questo motivo una carenza di biotina deve essere trattata con integratori specifici, che riportano i valori di questa sostanza alla normalità.
Tra le funzioni di questa vitamina essenziale troviamo le seguenti:
- Rinforzare capelli, unghie e pelle;
- Metabolizzare in modo più efficace grassi e proteine;
- Favorire il metabolismo degli zuccheri, se associata al cromo (utile specialmente per chi soffre di diabete);
- Regolare il funzionamento del midollo osseo;
- Favorire la sintesi di altre vitamine, tra cui la vitamina C;
- Favorire lo sviluppo embrionale, nelle donne in gravidanza;
- Regolare la produzione di sebo (utile per chi soffre di dermatite seborroica).
Biotina: i sintomi di una carenza
La carenza di biotina nell’organismo umano è piuttosto rara: come vedremo tra poco infatti sono diversi gli alimenti che contengono questa vitamina quindi è davvero molto difficile che non venga assunta in quantità sufficienti. Questo avviene solo in particolari condizioni e nello specifico nei seguenti casi:
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- Dieta particolarmente ricca di uova crude (albume specialmente);
- Uso prolungato di alcuni antibiotici a largo spettro.
L’albume dell’uovo contiene l’avidina: una proteina che se non viene cotta riduce l’assorbimento della biotina. Va però detto che servirebbero grandi quantità di uova crude per provocare una carenza di vitamina h nell’organismo umano, quindi si tratta di una condizione davvero molto rara. Bisogna inoltre ricordare che l’intestino è in grado di sintetizzare la biotina e questo assicura in condizioni normali un apporto minimo costante. Solo l’assunzione di alcuni antibiotici potrebbe provocare la distruzione dei batteri intestinali deputati alla produzione di vitamina h.
I sintomi di una carenza di biotina nell’organismo sono i seguenti:
- Sensazione di stanchezza cronica;
- Debolezza;
- Alopecia;
- Inappetenza e perdita di peso;
- Depressione;
- Eczema sul viso o sul corpo;
- Infiammazione della lingua.
Biotina: in quali alimenti si trova?
Come abbiamo già accennato, questa vitamina si può trovare in moltissimi alimenti di origine sia animale che vegetale. Anche se viene sintetizzata in parte anche a livello intestinale, deve comunque essere integrata anche con l’alimentazione. Gli alimenti che contengono vitamina h sono i seguenti:
- Tuorlo d’uovo;
- Frutta secca (mandorle, noci, arachidi);
- Lievito di birra;
- Legumi;
- Cereali integrali;
- Soia;
- Carne;
- Pesce;
- Latticini (latte e formaggi);
- Funghi;
- Banane;
- Cavoli.
In una qualsiasi dieta equilibrata, è praticamente impossibile non assumere nessun alimento contenente biotina.
Biotina in gravidanza: perchè è importante
La vitamina h può risultare carente nel periodo della gravidanza: questa è una condizione in cui spesso si ricorre ad un integratore specifico ma bisogna sempre chiedere consiglio al proprio medico o ginecologo ed evitare somministrazioni fai da te che potrebbero risultare nocive. Si tratta però di una condizione da tenere sotto controllo: diversi studi hanno infatti dimostrato che una carenza di biotina nel periodo della gravidanza potrebbe risultare rischiosa per il feto. Tenderebbe infatti ad aumentare il rischio di difetti alla nascita e di problemi di salute del feto.
Biotina in compresse: quando è utile un integratore
Come abbiamo già precisato, questa vitamina viene sintetizzata in parte a livello intestinale e può essere integrata nell’organismo mediante l’alimentazione visto che sono moltissimi i cibi che la contengono. Nonostante questo, tuttavia, in alcuni casi particolari potrebbe risultare utile ricorrere ad un integratore specifico ma è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico di base.
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La biotina come integratore in compresse viene spesso consigliata per i seguenti scopi:
- Fermare la caduta dei capelli (alopecia) ma solamente in quei pazienti che manifestano un evidente deficit di vitamina h. Se i valori di questa vitamina risultano normali, la biotina non ha alcun effetto sulla caduta dei capelli;
- Migliorare la robustezza e lo spessore delle unghie;
- Migliorare la situazione glicemica nei pazienti affetti da diabete di tipo 2;
- Proteggere la salute del feto nelle donne in gravidanza che manifestano un evidente deficit di biotina.