Biotina: cos’è, benefici e quando ricorrere ad un integratore

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05/03/2018

La biotina, conosciuta anche come vitamina h, è un nutriente indispensabile per il nostro organismo, che esplica diverse funzioni utili delle quali non potremmo fare a meno. Si tratta di una vitamina che si può assumere attraverso l’alimentazione: sono diversi i cibi che la contengono ma bisogna prestare una certa attenzione. La biotina infatti è una vitamina idrosolubile e in quanto tale può essere distrutta dalla trasformazione degli alimenti: i cibi che contengono biotina andrebbero consumati così come sono, eccezion fatta per le uova. 

Spesso e volentieri, una carenza di vitamina h si manifesta con sintomi di vario tipo: in questi casi è consigliabile integrare la biotina attraverso prodotti specifici.

Biotina: cos’è e a cosa serve?

La biotina, come abbiamo accennato, è una vitamina indispensabile per il nostro organismo. Una volta che viene assorbita a livello intestinale, viene trasportata nel fegato e nei vari tessuti del corpo dove interviene come coenzima in diverse vie metaboliche. La vitamina h è utile soprattutto per il benessere delle unghie e dei capelli, ma in verità sembrano essere molte di più le sue proprietà e di conseguenza anche i benefici che è in grado di apportare. Per questo motivo una carenza di biotina deve essere trattata con integratori specifici, che riportano i valori di questa sostanza alla normalità.

Tra le funzioni di questa vitamina essenziale troviamo le seguenti:

  • Rinforzare capelli, unghie e pelle;
  • Metabolizzare in modo più efficace grassi e proteine;
  • Favorire il metabolismo degli zuccheri, se associata al cromo (utile specialmente per chi soffre di diabete);
  • Regolare il funzionamento del midollo osseo;
  • Favorire la sintesi di altre vitamine, tra cui la vitamina C;
  • Favorire lo sviluppo embrionale, nelle donne in gravidanza;
  • Regolare la produzione di sebo (utile per chi soffre di dermatite seborroica).

Biotina: i sintomi di una carenza

La carenza di biotina nell’organismo umano è piuttosto rara: come vedremo tra poco infatti sono diversi gli alimenti che contengono questa vitamina quindi è davvero molto difficile che non venga assunta in quantità sufficienti. Questo avviene solo in particolari condizioni e nello specifico nei seguenti casi:


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  • Dieta particolarmente ricca di uova crude (albume specialmente);
  • Uso prolungato di alcuni antibiotici a largo spettro.

L’albume dell’uovo contiene l’avidina: una proteina che se non viene cotta riduce l’assorbimento della biotina. Va però detto che servirebbero grandi quantità di uova crude per provocare una carenza di vitamina h nell’organismo umano, quindi si tratta di una condizione davvero molto rara. Bisogna inoltre ricordare che l’intestino è in grado di sintetizzare la biotina e questo assicura in condizioni normali un apporto minimo costante. Solo l’assunzione di alcuni antibiotici potrebbe provocare la distruzione dei batteri intestinali deputati alla produzione di vitamina h. 

I sintomi di una carenza di biotina nell’organismo sono i seguenti:

  • Sensazione di stanchezza cronica;
  • Debolezza;
  • Alopecia;
  • Inappetenza e perdita di peso;
  • Depressione;
  • Eczema sul viso o sul corpo;
  • Infiammazione della lingua.

Biotina: in quali alimenti si trova?

Come abbiamo già accennato, questa vitamina si può trovare in moltissimi alimenti di origine sia animale che vegetale. Anche se viene sintetizzata in parte anche a livello intestinale, deve comunque essere integrata anche con l’alimentazione. Gli alimenti che contengono vitamina h sono i seguenti:

  • Tuorlo d’uovo;
  • Frutta secca (mandorle, noci, arachidi);
  • Lievito di birra;
  • Legumi;
  • Cereali integrali;
  • Soia;
  • Carne;
  • Pesce;
  • Latticini (latte e formaggi);
  • Funghi;
  • Banane;
  • Cavoli.

In una qualsiasi dieta equilibrata, è praticamente impossibile non assumere nessun alimento contenente biotina.

Biotina in gravidanza: perchè è importante

BiotinaLa vitamina h può risultare carente nel periodo della gravidanza: questa è una condizione in cui spesso si ricorre ad un integratore specifico ma bisogna sempre chiedere consiglio al proprio medico o ginecologo ed evitare somministrazioni fai da te che potrebbero risultare nocive. Si tratta però di una condizione da tenere sotto controllo: diversi studi hanno infatti dimostrato che una carenza di biotina nel periodo della gravidanza potrebbe risultare rischiosa per il feto. Tenderebbe infatti ad aumentare il rischio di difetti alla nascita e di problemi di salute del feto.

Biotina in compresse: quando è utile un integratore

Come abbiamo già precisato, questa vitamina viene sintetizzata in parte a livello intestinale e può essere integrata nell’organismo mediante l’alimentazione visto che sono moltissimi i cibi che la contengono. Nonostante questo, tuttavia, in alcuni casi particolari potrebbe risultare utile ricorrere ad un integratore specifico ma è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico di base.


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La biotina come integratore in compresse viene spesso consigliata per i seguenti scopi:

  • Fermare la caduta dei capelli (alopecia) ma solamente in quei pazienti che manifestano un evidente deficit di vitamina h. Se i valori di questa vitamina risultano normali, la biotina non ha alcun effetto sulla caduta dei capelli;
  • Migliorare la robustezza e lo spessore delle unghie;
  • Migliorare la situazione glicemica nei pazienti affetti da diabete di tipo 2;
  • Proteggere la salute del feto nelle donne in gravidanza che manifestano un evidente deficit di biotina.

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