Beveroni detox con frutta e verdura: come prepararli a casa fai da te
Centrifughe, frullati ed estratti a base di ortaggi e frutti: perché fanno bene e quali sono le principali differenze? Le spiegazioni, i suggerimenti e le ricette della biologa nutrizionista Sarah di Lauro.
I “beveroni” salutistici a base di frutta e verdura? Al di là delle mode degli ultimi anni, possono essere davvero dei veri toccasana per l’organismo, anche per smaltire qualche chiletto di troppo.
Basta seguire i giusti accorgimenti, come quelli che ci dà la biologa nutrizionista Sarah di Lauro (www.nutrizionista-salerno.it).
Centrifughe, frullati ed estratti: caratteristiche e differenze
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Ecco alcune dritte e ricette della specialista Sarah di Lauro.
Che ne pensa dei centrifugati di frutta e verdura?
“Rappresentano la scelta ideale per disintossicare, drenare e liberare il nostro corpo dalle scorie in eccesso. Sono la soluzione perfetta per ottenere un effetto tonico, evitando di ingrassare tramite l’eccesso di zuccheri e cercando di depurarsi e sgonfiarsi in modo semplice e naturale”.
Per un effetto drenante cosa suggerisce?
“Centrifugati con 1 cetriolo, 1 finocchio e 3 fette di ananas. Volete depurarvi? È ottimo un preparato a base di 2 carote, 2 arance e mezzo limone. Per facilitare la digestione o stimolare un intestino pigro, invece, centrifugate sedano, finocchio e zenzero”.
Se vogliamo aggiungere una nota di dolcezza, quali possono essere valide alternative naturali allo zucchero?
“Il miele, ricco di fruttosio e saccarosio. Oppure dolcificanti come la Stevia (anche se essa incide nel preparato con una nota di liquirizia che non sempre è apprezzata) o anche l’eritritolo, il quale ha un potere dolcificante pari all’80% del saccarosio. In realtà è possibile addolcire il proprio centrifugato di frutta anche aggiungendo semplicemente un goccio di latte di mandorle o di cocco senza zuccheri aggiunti oppure ci si può sbizzarrire utilizzando le spezie quali la cannella e la noce moscata e, per dare un tocco piccante, zenzero, pepe di Cayenna o pimento”.
Punti di forza ed eventuali limiti delle centrifughe.
“Il succo così ottenuto – del tutto purificato dalla polpa e dalle fibre presenti nell’alimento – è omogeneo e tollerato anche dagli stomaci più delicati. Vengono però perse le proprietà minerali, le vitamine e le fibre degli alimenti scelti a causa del meccanismo di separazione tra polpa e succo operato dall’azione centrifuga”.
Come regolarsi con i frullati?
“Possono essere arricchiti con acqua, latte o yogurt e insaporiti con spezie e aromi. Donano un immediato senso di sazietà. Tuttavia, l’aria che rimane intrappolata nelle particelle del frullatore e il quantitativo di fibre che non vengono eliminate possono rendere lenta la digestione”.
E rispetto agli estratti?
“L’estrattore non riscalda né sminuzza gli alimenti: tramite la sola forza pressoria, mantiene intatte le proprietà molecolari, a scapito della componente in fibra e vitamine, che viene persa. Il succo è dissetante e ricco di zuccheri, leggero da digerire, ma povero a livello nutrizionale: sazia poco”.
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