Battito cardiaco irregolare? Ecco come misurarlo e quando preoccuparsi
Quando ci accorgiamo che il battito cardiaco è irregolare o che comunque sembra diverso dal solito tendiamo sempre ad allarmarci e la cosa è piuttosto comprensibile. Il cuore è l’organo più importante del nostro organismo e se la sua frequenza non è regolare le ragioni potrebbero essere diverse e potrebbe trattarsi anche di una patologia grave. Tuttavia, bisogna sempre ricordare che il battito cardiaco può subire delle momentanee variazioni anche per via dello stress o di altri fattori ambientali. Non sempre quindi vale la pena allarmarsi e prima di tutto conviene capire quali potrebbero essere le cause scatenanti questa irregolarità. L’extrasistole, per fare un esempio, è spesso e volentieri normale e non deve scatenare preoccupazioni se non diventa un fenomeno ricorrente e frequente.
Se quindi il battito cardiaco ci sembra irregolare, prima di tutto conviene appurare insieme al medico quale potrebbe essere il problema. Per una diagnosi corretta viene spesso prescritto un elettrocardiogramma, che consente di rilevare eventuali anomalie e patologie a carico del cuore.
Battito cardiaco: i valori normali della frequenza cardiaca
La frequenza del battito cardiaco è il valore che ci permette di identificare eventuali anomalie e capire se c’è qualcosa di cui preoccuparsi. La frequenza cardiaca non è altro che il numero di battiti del cuore al minuto e la si può misurare anche in autonomia, senza effettuare esami specifici. Certo è che grazie ad un elettrocardiogramma abbiamo la possibilità di avere un quadro più preciso, indispensabile per tracciare una diagnosi certa.
Quali sono però i valori normali del battito cardiaco? Questa è una domanda piuttosto complessa, perchè la frequenza dipende anche dalla nostra condizione fisica, dall’età e dalla situazione in cui ci troviamo. Al mattino il battito cardiaco è diverso rispetto a quando ci troviamo sotto sforzo e questa è del tutto normale! In condizioni di riposo la frequenza cardiaca tende a diminuire e sarebbe preoccupante se non fosse così.
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I valori normali della frequenza cardiaca di un soggetto sano a riposo variano in base all’età e sono i seguenti:
- Neonati fino ad 1 mese di vita: 70-190 battiti al minuto;
- Bambini da 1 a 11 mesi: 80 – 160 battiti al minuto;
- Bambini da 1 a 2 anni: 80 – 130 battiti al minuto;
- Bambini da 3 a 4 anni: 80 – 120 battiti al minuto;
- Bambini da 5 a 6 anni: 75 – 115 battiti al minuto;
- Bambini da 7 a 9 anni: 70 – 110 battiti al minuto;
- Adulti e bambini dai 10 anni in su: 60 – 100 battiti al minuto.
Gli sportivi e gli atleti molto allenati hanno una frequenza cardiaca inferiore, perchè il cuore percepisce lo sforzo a livelli più elevati. Generalmente in questi casi i valori normali sono 40 – 60 battiti al minuto.
Battito cardiaco: come misurarlo in casa?
Come abbiamo accennato, il battito cardiaco si può misurare anche in casa senza molti strumenti particolari. In caso di anomalie ripetute e frequenti conviene sempre effettuare un elettrocardiogramma perchè è l’unico strumento diagnostico realmente attendibile, ma per tenere sotto controllo e monitorata la situazione possiamo comunque effettuare delle misurazioni in autonomia.
Per misurare il battito cardiaco basta esercitare una leggera pressione con i polpastrelli in una delle parti del corpo in cui i vasi sanguigni decorrono in superficie e quindi vicini alla pelle. I posti migliori per la misurazione del battito cardiaco sono i seguenti:
- Polso;
- Parte laterale del collo;
- Dorso del piede;
- Parte interna del gomito.
Esercitando una leggera pressione proprio dove si vedono le vene scorrere, riusciamo a sentire i battiti cardiaci in modo piuttosto chiaro. A questo punto non dobbiamo fare altro che tenere a portata di mano un cronometro o l’orologio e contare quanti battiti sentiamo in un minuto.
Battito cardiaco alto e tachicardia
Quando la frequenza cardiaca è superiore alla norma e quindi supera i 100 battiti al minuto si parla di tachicardia: una condizione che può avere cause cliniche come ambientali e che non sempre rappresenta un pericolo. La tachicardia però è accompagnata spesso e volentieri da una serie di sintomi preoccupanti tra cui palpitazioni, difficoltà respiratoria, dolore toracico, vertigini e in alcuni casi anche svenimenti. In alcuni casi però la tachicardia può presentarsi anche come un disturbo del tutto asintomatico, che si diagnostica per caso in seguito ad un elettrocardiogramma…continua a leggere
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Battito cardiaco irregolare: le aritmie
Con aritmia cardiaca si intende un’alterazione del ritmo normale del cuore, che può essere accelerato come nel caso della tachicardia ma anche più lento o irregolare. In tutti questi casi, la tendenza del paziente è quella di allarmarsi perchè si teme sempre l’arrivo di un attacco cardiaco, ma in realtà si tratta di una condizione che non dovrebbe allarmare troppo. Le aritmie cardiache si possono presentare per una serie di cause di natura anche molto diversa. Non è esclusa la presenza di una patologia cardiaca, ma in questo caso il problema diventa frequente. Esistono vari tipi di aritmie cardiache: l’extrasistole è una delle più frequenti insieme alla tachicardia…continua a leggere
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