Aspirina C: analgesico, antipiretico e antinfiammatorio
Aspirina C è un farmaco analgesico, antinfiammatorio e antipiretico appartenente alla classe dei FANS ed arricchito con vitamina C. Si tratta di un medicinale di automedicazione, quindi non richiede la prescrizione medica ma è bene prestare attenzione perchè come vedremo non è sempre raccomandato. Aspirina C è un farmaco a base di acido acetilsalicilico e acido ascorbico (ossia vitamina C), prodotto dalla casa farmaceutica Bayer.
- Aspirina C: indicazioni terapeutiche
- Posologia: modi e tempi di somministrazione
- Controindicazioni ed avvertenze
- Interazioni con altri farmaci
- Effetti collaterali indesiderati
- Aspirina o Aspirina C: cosa cambia?
- Aspirina C: da non confondere con la Cardioaspirina
- Aspirina: fa bene o fa male?
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Aspirina C: indicazioni terapeutiche
Questo farmaco viene impiegato per il trattamento di:
- Stati febbrili;
- Influenza;
- Raffreddore e mal di gola;
- Mal di testa;
- Mal di denti;
- Dolori mestruali;
- Dolori articolari;
Trattandosi di una farmaco di automedicazione, come abbiamo accennato prima, Aspirina C non richiede la ricetta medica: tuttavia è importante attenersi alla posologia consigliata ed evitare un abuso di questo medicinale. L’Aspirina ormai si prende con molta leggerezza, ma come vedremo tra poco le controindicazioni sono diverse, così come i possibili effetti collaterali (anche a lungo termine).
Posologia: modi e tempi di somministrazione
Aspirina C è un farmaco di automedicazione ma come abbiamo detto è importantissimo seguire la posologia consigliata:
- 1 o 2 compresse da 400 mg sino a 3-4 volte al giorno, ad intervalli di almeno 4-8 ore.
Per evitare la comparsa di effetti indesiderati, è importante rispettare la posologia non superando le dosi consigliate. Aspirina C inoltre deve essere sempre assunta a stomaco pieno ed il trattamento non deve superare i 3-5 giorni consecutivi (salvo indicazioni mediche).
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Controindicazioni ed avvertenze
Aspirina C non deve essere assunta nei seguenti casi:
- Pazienti con ipersensibilità ai principi attivi (acido acetilsalicilico e acido ascorbico), ai FANS, ad altri farmaci analgesici oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel medicinale;
- Pazienti affetti da diatesi emorragica;
- Pazienti con ulcera gastroduodenale;
- Pazienti con insufficienza renale, cardiaca o epatica;
- Bambini di età inferiore ai 16 anni;
- Donne in stato di gravidanza (ultimo trimestre) o di allattamento.
Interazioni con altri farmaci
E’ opportuno informare il proprio medico qualora si stiano assumendo altri farmaci in concomitanza ad Aspirina C, poichè alcuni medicinali potrebbero alterarne l’effetto e viceversa. In particolare, Aspirina C non deve essere assunta se si stanno assumendo le seguenti medicine:
- Warfarin;
- Metotrexato (con dosaggi superiori o uguali a 15 mg/settimana).
Effetti collaterali indesiderati
Aspirina C può avere degli effetti collaterali indesiderati, soprattutto a carico del sistema gastrointestinale. Se dovessero manifestarsi gli effetti indesiderati elencati, è opportuno consultare il medico o cambiare terapia.
- Patologie del sistema nervoso: cefalea, capogiro, sindrome di Reye, emorragia cerebrale;
- Patologie del sistema gastrointestinale: sanguinamento gastrointestinale, pirosi, disturbi gastrici, dolore addominale, gengivorragia, vomito, diarrea, nausea, crampi all’addome, infiammazione gastrointestinale, ulcerazione gastrointestinale, ematemesi, melena;
- Patologie del sistema emolinfopoietico: anemia da sanguinamento gastrointestinale, riduzione delle piastrine;
- Patologie dell’orecchio e del labirinto: tinnito;
- Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: rinite, sindrome asmatica, congestione nasale, epistassi;
- Patologie cardiache: distress cardiorespiratorio;
- Patologie dell’occhio: congiuntivite;
- Patologie epatobiliari: epatotossicità (aumento della transaminasi);
- Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: edema, orticaria, eruzione cutanea, angioedema, prurito, eritema;
- Patologie renali ed urinarie: alterazione della funzione renale, sanguinamenti urogenitali;
- Patologie sistemiche: ematomi, emorragie peri-operatorie;
- Disturbi del sistema immunitario: shock anafilattico.
Aspirina o Aspirina C: cosa cambia?
Molti si chiedono quale sia la differenza tra la normale Aspirina e l’Aspirina C: in sostanza, questi due farmaci non hanno grandi differenze quindi possono essere assunti indifferentemente. Tuttavia, la vitamina C (acido ascorbico) con cui è arricchita l’Aspirina C fornisce un valido aiuto per il sistema immunitario, quindi quest’ultima sarebbe da preferire perchè ha un qualcosa in più.
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Aspirina C: da non confondere con la Cardioaspirina
Da non confondere con la classica Aspirina o Aspirina C, la Cardioaspirina, sempre commercializzata da Bayer, viene impiegata per il trattamento di patologie ben differenti quindi è importante non confondere i due medicinali.
La Cardioaspirina infatti contiene sempre il principio attivo dell’Aspirina C ma se in questa è presente in grandi quantità (500 mg), nella Cardioaspirina ce ne sono solamente 100 mg a compressa. Questo farmaco non deve essere per nessun motivo utilizzato per il trattamento degli stati influenzali ma solo ed esclusivamente per risolvere problemi di natura cardio-circolatoria.
La Cardioaspirina viene prescritta dal medico generalmente per evitare il rischio di coaguli nel sangue e trombi in pazienti che potrebbero trovarsi di fronte a problematiche di questo tipo. Inoltre, spesso la Cardioaspirina viene prescritta anche ai pazienti che sono stati affetti da angina pectoris, infarto del miocardio oppure ictus cerebrale.
E’ quindi piuttosto evidente che si tratta di un farmaco completamente differente, da utilizzare solamente sotto consiglio del proprio medico curante e di uno specialista.
Aspirina: fa bene o fa male?
In merito all’Aspirina, il dibattito è ancora aperto: c’è infatti che sostiene che questo farmaco non sia per nulla salutare e anzi, nei pazienti affetti da patologie cardiache rischierebbe addirittura di enfatizzare la problematica! Nonostante questo, l’Aspirina C non è stata ritirata dal mercato quindi ci viene da sostenere che i rischi siano comunque inferiori ad i benefici: l’importante, lo ricordiamo, è non abusare di questo farmaco.