Arriva l’era antibiotica, cosa significa?
Cosa accadrebbe se i virus e i batteri che solitamente combattiamo con l’ausilio di antibiotici, dovessero diventare resistenti ai farmaci?
Stando all’ultimo ‘Rapporto sui rischi globali 2013’, stilato dal World Economic Forum, la risultante di tale processo potrebbe essere il superamento della cosiddetta ‘era antibiotica’. Che, in termini pratici, potrebbe essere tradotta anche come la fine della medicina moderna, così come dichiara il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Margaret Chan: “Entrare in un’era post antibiotica significa, di fatto, porre fine alla medicina moderna così come la. Condizioni comuni come una faringite da streptococco o la sbucciatura del ginocchio di un bambino potrebbero tornare a uccidere”. A farle eco, Gianmaria Rossolini, docente di microbiologia clinica alle Università di Firenze e Siena: “Non solo. Molte pratiche mediche, e soprattutto la maggior parte degli interventi chirurgici, non potrebbero più essere affrontati con la stessa tranquillità, per il rischio di infezioni che porterebbero con sé”.
Leggi anche: Plasil cos’è cosa serve indicazioni posologia e terapia
Ma come siamo arrivati a questo punto paradossale? Di certo, è innegabile che la scoperta di alcuni farmaci in particolare, come per l’appunto gli antibiotici, abbiano contribuito notevolmente al miglioramento della vita, nonché all’aumento della stessa di ben 20 anni in media rispetto al passato. Purtroppo però, siamo stati noi stessi ad abusare di tali farmaci, o comunque a farne un utilizzo non sempre appropriato. Questo ha portato naturalmente i virus e i batteri –che tendono a mutare, come ormai è ben noto- a diventare più resistenti agli antibiotici, rendendo quindi la loro efficacia notevolmente ridotta.
Una delle strade percorribili, a questo punto, è rappresentata dall’educazione ad un più consapevole utilizzo di tali farmaci che spesso e volentieri vengono prescritti con troppa facilità e in maniera non pertinente con il problema da risolvere. Oppure, ci si avvale degli antibiotici nella convinzione di poter curare alcune tra le patologie più comuni, come raffreddori e semplici influenze