Antidolorifici: quali farmaci usare e quali sono gli effetti collaterali
Tra i farmaci da banco più venduti in Italia troviamo gli antidolorifici, medicinali che possono avere degli effetti collaterali che spesso non si considerano ma che alla lunga rischiano di diventare davvero dannosi per la salute. Abusare degli antidolorifici non è certo una buona idea, ma se proprio non se ne può fare a meno conviene scegliere quelli giusti, per evitare ripercussioni poco piacevoli.
Nella classe degli antidolorifici infatti rientrano farmaci molto diversi tra loro, impiegati per ragioni differenti e per trattare stati dolorosi di vario tipo. Conoscere quindi le tipologie di antidolorifici non è solo utile ma indispensabile: gran parte di questi farmaci può essere acquistata senza ricetta medica e questo aspetto li rende particolarmente pericolosi. Un abuso di antidolorifici può dare vita a problemi e patologie di varia natura, quindi conviene sempre prestare una certa attenzione a quello che si assume e soprattutto essere consapevoli degli effetti indesiderati che potrebbero presentarsi.
Purtroppo, l’ampia diffusione degli antidolorifici (molti dei quali vengono addirittura pubblicizzati in tv) ha determinato un fenomeno piuttosto preoccupante: molte persone assumono questi farmaci con estrema leggerezza e senza nemmeno sapere per quali patologie sono indicati. Spesso e volentieri, per attenuare uno stato doloroso, sarebbe sufficiente un dosaggio minimo o un principio attivo meno invasivo: nel dubbio però si acquistano antidolorifici pesanti, ignari delle conseguenze che possono avere sul lungo periodo.
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Vediamo quindi di fare chiarezza, e di capire le differenze tra un antidolorifico ed un altro.
Tipologie di farmaci antidolorifici: le raccomandazione dell’Oms
Come abbiamo detto, esistono diverse tipologie di farmaci ad azione antidolorifica e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha stilato una classifica di tali medicinali, partendo da quelli meno pericolosi e arrivando a quelli più invasivi. Il primo gradino è occupato dal paracetamolo, che come vedremo è il farmaco antidolorifico con meno effetti collaterali e quindi da preferire per gli stati dolorosi lievi. Seguono gli antinfiammatori non stereoidei, gli oppioidi leggeri come la codeina e infine la morfina, da impiegare solamente nei casi di dolore acuto e grave.
Paracetamolo e Tachipirina
Il paracetamolo è l’antidolorifico indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come quello da preferire in caso di stati dolorosi di varia natura non gravemente debilitanti. Il farmaco per eccellenza contenente questo principio attivo è la Tachipirina, impiegata non solo per la sua azione antipiretica ma anche appunto per alleviare il dolore (compreso quello post-operatorio). Il grande vantaggio del paracetamolo sta nella sua tollerabilità da parte dell’organismo e soprattutto dello stomaco: a differenza degli altri antidolorifici, la Tachipirina non contiene salicilati e può essere assunta a stomaco vuoto proprio per questo motivo. Raccomandato soprattutto a chi a problemi gastrici (ma non solo), il paracetamolo dovrebbe sempre essere la prima scelta in caso di dolore anche perchè non ha effetti collaterali.
Antinfiammatori (FANS)
Alla classe dei farmaci antinfiammatori non stereoidei (FANS) appartengono numerosi medicinali come l’Aspirina, il Voltaren, l’Oki, il Moment, il Brufen e via dicendo, alcuni dei quali possono essere acquistati senza ricetta medica. Tutti questi farmaci sono da preferire per alleviare gli stati dolorosi ad altri ad azione più potente come gli oppioidi però bisogna prestare molta attenzione. I FANS infatti, a differenza del paracetamolo, sono molto aggressivi soprattutto nello stomaco e infatti è importantissimo assumerli dopo i pasti per evitare complicazioni. Ma non è tutto, perchè i possibili effetti indesiderati sono diversi: complicazioni cardiache, aumento della pressione arteriosa, complicazioni a carico dei reni…continua a leggere
Codeina e Tachidol
Come indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli antidolorifici appartenenti alla classe degli oppioidi leggeri come la codeina sono da impiegare solamente qualora il paracetamolo o gli antinfiammatori non risultassero efficaci. Tachidol è il farmaco per eccellenza contenente codeina, combinata in questo caso con il paracetamolo: si tratta di un medicinale impiegato per il trattamento degli stati dolorosi gravi e acuti, che richiede molta attenzione e infatti non è possibile acquistarlo senza prescrizione medica. Gli effetti collaterali della codeina possono essere diversi e in alcuni casi anche molto gravi: tra questi i più frequenti sono i disturbi gastro-intestinali ma non sono escluse compromissioni di altri organi…continua a leggere
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Precauzioni e accortezze nell’uso degli antidolorifici
Come abbiamo appena visto, i farmaci antidolorifici non sono tutti uguali e saperli distinguere è importante, perchè spesso e volentieri questi medicinali vengono presi con estrema leggerezza, senza considerare gli effetti collaterali che possono avere. Per ridurre al minimo il rischio di ripercussioni, conviene adottare alcune precauzioni ed accortezze, ossia:
- Evitare di assumere questi farmaci per lunghi periodi di tempo;
- Evitare di acquistare tanti tipi diversi di antidolorifici (le pubblicità sono spesso ingannevoli e non esistono farmaci più efficaci per il mal di testa piuttosto che per altri dolori);
- Assumere sempre i medicinali a stomaco pieno (ad eccezione del paracetamolo) per evitare effetti collaterali e danni allo stomaco;
- Evitare di assumere farmaci con combinazione di più principi attivi, perchè il rischio di effetti collaterali e le controindicazioni aumentano.