Amilasi: quando i valori non sono nella norma
Le amilasi, enzimi necessari alla digestione dei carboidrati complessi, sono presenti nelle ghiandole salivari e nel pancreas, ma non nello stomaco per cui, per una corretta digestione, è fondamentale una adeguata masticazione soprattutto dei carboidrati.
Ciò non vuol dire che una masticazione affrettata ne impedirebbe la digestione, ma questa verrebbe solo ritardata, dal momento che nella prima parte dell’intestino tenue si riversa il contenuto del sacco pancreatico che a sua volta contiene le amilasi.
La digestione dei carboidrati sarebbe impossibile se venissero assunti crudi, senza quindi la normale cottura, in quanto in questo caso l’enzima non riuscirebbe a degradare i carboidrati.
La presenza delle amilasi nelle urine e nel sangue, se significativa, può essere la spia della presenza di alcune patologie o di qualche altro problema.
Infatti, la sua presenza sia nel sangue che nelle urine è del tutto normale, ma si avrebbe una condizione di iperamilasemia in caso di valori eccessivi nel sangue e ipoamilasemia per la condizione opposta.
Le amilasi, enzimi dal basso peso molecolare, vengono regolarmente eliminate con le urine, tuttavia in caso di valori eccessivi nelle urine si avrebbe una condizione iperamilasuria, mentre per la condizione opposta si parla di ipoamilasuria.
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La determinazione dei livelli di amilasi nel sangue e nelle urine può essere un valido elemento diagnostico in quanto potrebbe indicare la presenza di una pancreatite, cronica o acuta, oppure una insufficienza renale o la presenza di una malattia ginecologica o dell’intestino tenue.
In caso di cirrosi epatica, si avrebbero bassi livelli di amilasi nel sangue, quindi amilasemia, mentre in caso di nefropatie si avrebbero un bassi valori di amilasi nelle urine, amilasuria.