Acne: che cos’è, sintomi e terapie

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22/03/2021

L’acne è un disturbo della pelle tipico della pubertà, ma può presentarsi anche in età adulta. A seconda della gravità dell’infiammazione, può essere superficiale o profonda. Le indicazioni di un’esperta. 

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L’acne riguarda circa il 70% dei ragazzi e delle ragazze tra i 14 e i 18 anni, ma si può manifestare anche in età adulta.

Alcune caratteristiche genetiche possono influenzare il suo andamento. Incidono anche fattori esterni come lo stress.

Facciamo chiarezza con le spiegazioni della dottoressa Valentina Trevisan, dermatologa di Humanitas San Pio X di Milano, riportate su “Humanitas News”.

L’acne: che cos’è e conseguenze

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L’acne è un’infiammazione dei follicoli pilosebacei che si manifesta principalmente con la comparsa dei brufoli. Prima si formano i comedoni (i punti neri), poi si formano le papule o pustole (brufoli) e, nei casi più gravi, può evolvere in noduli o cisti. Le lesioni dell’acne possono essere riportate su volto, collo, torace e dorso.

L’acne si forma in seguito all’ostruzione dei pori della pelle, per un accumulo di cellule cutanee morte dovuto a una produzione eccessiva di sebo. L’eccesso di sebo può influire sull’attività di alcuni batteri innocui che si trovano sulla pelle, determinando un’infiammazione.


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È caratterizzata da vari gradi di infiammazione delle ghiandole sebacee e a seconda della gravità delle lesioni, si distingue in superficiale e profonda.

Acne superficiale e acne profonda

L’acne superficiale interessa la parte più esterna dell’epidermide ed è caratterizzata da comedoni (punti neri), microcisti (piccole cisti superficiali), papule e piccole pustole. Quando invece interessa gli strati più profondi della cute con formazione di cisti e noduli a contenuto purulento, si parla di acne profonda.

Nell’acne superficiale la terapia è generalmente topica. Di solito si utilizzano detergenti specifici e creme ad azione antibiotica o disinfettante e retinoidi topici con azione levigante, che agiscono più attivamente sui comedoni e le microcisti.

In caso di acne non particolarmente invasiva anche i peeling possono essere utili; se invece la pelle presenta numerose pustole, ma superficiali, si può prescrivere un antibiotico orale.

Acne profonda: come curarla

L’acne profonda si cura principalmente con l’antibiotico orale. Se non dovesse bastare, si può usare l’isotretinoina, un farmaco in pastiglie molto efficace, che va però utilizzato sotto stretto controllo medico.

Nelle ragazze, l’acne può dipendere anche da disturbi ormonali o dalla presenza dell’ovaio policistico: in questo caso può essere utile la pillola anticoncezionale.

Nella terapia dell’acne è estremamente importante muoversi il prima possibile, soprattutto per evitare le cicatrici: una volta formate, infatti, si possono migliorare, ma non correggere del tutto. Queste, inestetiche e permanenti, possono influenzare in modo negativo la psiche.

In tutti i casi di acne, spetta al medico prescrivere la cura migliore.

Evita i rimedi fai-da-te: non solo non risolvono il problema, ma spesso lo peggiorano.



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